Il lato positivo
Il lato positivo

15+ fatti che dimostrano quanto un gran ballo fosse molto diverso da come lo immaginiamo

Per chi nasceva nell’alta società britannica di un paio di secoli fa, l’estate era il periodo più impegnativo dell’anno, perché era nei mesi estivi che aveva luogo la temutissima stagione sociale. Ovvero il periodo in cui i rampolli e le fanciulle delle famiglie aristocratiche si cimentavano in gran balli, feste e cene sontuose o eventi di beneficienza. Le giovani facevano il loro debutto in società, ansiose di trovare uno sposo. Suona romantico, eh?

Beh, per quanto tutto possa sembrare favoloso vedendolo oggi nei film, per noi gente del ventunesimo secolo, quei gran balli sarebbero stati tutt’altro che piacevoli. Vediamo meglio il perché.

  • Un gran ballo era l’evento di gran lunga più in voga all’epoca per passare una serata in società. Ad organizzarli erano non solo le famiglie nobili, ma anche club e associazioni tra cui anche quelle militari, o le aziende private.
  • Secondo molte descrizioni dell’epoca, durante queste feste danzanti aleggiava nella sala un puzzo insopportabile di sudore e altri... odori corporei.
  • Di solito, l’organizzazione di un gran ballo spettava ad un comitato specializzato. Erano loro a scegliere la sala, ingaggiare i musicisti, occuparsi del ricevimento, del cibo e degli inviti.
  • In teoria gli eventi erano riservati ai soli invitati, ma a volte un gran ballo poteva essere aperto anche ad altri ospiti, dietro pagamento di un biglietto d’ingresso. Il biglietto ovviamente non era alla portata di tutti, il prezzo equivaleva a qualche centinaio dei nostri Euro.
  • Un gran ballo iniziava di solito verso le 20 e terminava a notte fonda, anche verso le 4. Tutti i partecipanti dovevano essere in ottima forma per reggere 8 ore filate di balli aristocratici.
  • La cena era servita molto tardi, di solito intorno all’una di notte. Per questo motivo, gli invitati solevano mangiare qualcosa a casa prima di recarsi all’evento.
  • In Inghilterra, una delle pietanze più diffuse in occasione dei gran balli era una brodaglia bianca che consisteva di mandorle tritate e crema.
  • Molto comuni erano anche ricche pietanze di cacciagione, aragoste o dolci al formaggio. Spesso gli organizzatori facevano preparare elaboratissimi dessert multi-strato, decorati con fiori, foglia d’oro o perline, a seconda di quanto volessero fare impressione su tutti i nobili invitati.
  • Le signore indossavano abiti il cui colore era determinato dal loro status sociale e familiare. Ad esempio, le debuttanti in cerca di un buon partito erano tenute ad indossare abiti bianchi. Ecco perché nel film Anna Karenina, la protagonista (Keira Knightley) fa scalpore quando entra in scena al gran ballo in un abito bianco come la neve. Un chiaro messaggio ai gentiluomini interessati.
  • Le signore sposate potevano a loro volta indossare abiti bianchi, ma solo a patto che fossero di seta o con effetto moiré. Tessuti che stavano ad indicare che la signora non era disponibile ad accettare inviti per ballare.
  • Anche il colore dei capelli era importante per determinare la scelta dell’abito. A capelli biondi venivano abbinati colori tenui, come il rosa salmone o il verde mela. Per i capelli scuri invece si abbinavano colori più vivaci.
  • Il colore rosa non era invece raccomandato per un gran ballo. Tendeva infatti a sbiadire sotto le luci della sala, cosa che avrebbe dunque impedito ad una signora di “brillare”. Ecco perché la scelta di un abito rosa da parte del personaggio di Meg March nel film Piccole donne ci fa capire subito quanto la ragazza fosse timida e inesperta.
  • Di solito i membri più anziani della famiglia insegnavano ai più giovani i passi di danza. Oppure venivano assunti degli istruttori. Erano disponibili anche dei manuali in cui erano spiegati tutti i passi dei balli più in voga.
  • Una volta promesso un ballo ad un gentiluomo, una signora non poteva più tirarsi indietro. Se però, per qualche ragione, la signora aveva promesso lo stesso ballo a due gentiluomini, l’etichetta prevedeva che rifiutasse educatamente l’invito di entrambi.
  • Era considerato poco educato fare più di due balli con la stesso partner. Invitando sempre la stessa signora, un uomo l’avrebbe privata dell’opportunità di socializzare con gli altri invitati o con gli altri pretendenti. Era inoltre normale conversare durante il ballo.
  • Ai gentiluomini era proibito profumarsi il corpo con l’acqua di colonia. Potevano usarla solo per profumare il proprio fazzoletto e doveva trattarsi di acqua di colonia di prima qualità.

Quale di queste regole ti avrebbe messo più a disagio? Fatti sentire nei commenti qui sotto.

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