Il lato positivo
Il lato positivo

12 luoghi comuni delle commedie romantiche talmente veri che fatichiamo ad ammetterli

I film romantici si basano su regole e formule narrative che tutti gli spettatori conoscono bene: dai migliori amici che scoprono di amarsi, alla persona comune che conquista il cuore di una celebrità.
Certi cliché li abbiamo visti e rivisti così tante volte da sembrarci ormai situazioni solo “da film”, che di certo non accadono nella vita reale. Tuttavia, in quei luoghi comuni così scontati spesso si nasconde più verità di quanto pensiamo.

Noi de Il Lato Positivo abbiamo deciso di indagare tra i più abusati cliché dei film romantici, per capire quanto certe situazioni si possano applicare anche alla vita reale.

1. Trasferirsi in un’altra città o all’estero dopo una separazione

Gli sceneggiatori adorano mandare i loro protagonisti in viaggio per riprendersi dopo una separazione. Una volta arrivati in un posto nuovo, i nostri eroi fanno subito nuove amicizie per poi incontrare il vero grande amore della loro vita.

In effetti, cambiare aria dopo una separazione o un altro evento traumatico è davvero una buona idea. A confermarlo, sono gli psicologi: un nuovo ambiente ci porta a modificare le nostre routine e ci motiva a conoscere nuove persone, cosa che ci rende più felici.

  • Film di riferimento: Sotto il sole della Toscana (2003), L’amore non va in vacanza (2006), Mangia prega ama (2010)

2. Raccontare le proprie relazioni in un diario o in un blog

Non di rado, le commedie romantiche hanno come protagoniste persone che lavorano nel mondo della scrittura o del giornalismo. Professioni che vengono facilmente collegate alla loro vita sentimentale, attraverso diari, articoli di giornale, o blog.

Senza dubbio è molto utile riversare le proprie emozioni sulla carta, anche per chi lavora in un ambito diverso. Tenere un diario personale, ad esempio, è un metodo di provata efficacia per esorcizzare paure e preoccupazioni, per isolare i pensieri negativi, e tenersi al passo con le proprie emozioni.

  • Film di riferimento: Il diario di Bridget Jones (2001), Come farsi lasciare in 10 giorni (2003), Insonnia d’amore (1993)

3. Cambiare il proprio look per cambiare la propria vita

Innumerevoli commedie romantiche sono una variazione sul tema di Cenerentola. Storie in cui modificando il guardaroba e la pettinatura, un personaggio riesce a cambiare in meglio la propria vita. Per quanto sembri uno dei cliché più scontati, è in realtà uno dei più veritieri.

Lo dice anche la scienza: il look e la personalità vanno di pari passo. In una ricerca, alcuni volontari dovevano farsi un’idea della professionalità di completi sconosciuti, basandosi solo sulle foto. Quelli vestiti in modo più elegante, ottenevano senza eccezione i punteggi più alti.

  • Film di riferimento: Kiss Me (1999), Miss Detective (2000), Ragazze a Beverly Hills (1995)

4. Un appuntamento in un luogo speciale

Molto spesso nei film, l’amore trionfa quando uno dei protagonisti condivide i propri sogni con la sua bella, in qualche luogo speciale. A pensarci bene, ha senso: condividere con qualcun altro i nostri sogni e le nostre aspirazioni è un modo infallibile per rendere solido un legame.

  • Film di riferimento: La La Land (2016), Chiamami col tuo nome (2017), Le pagine della nostra vita (2004)

5. Amore al secondo sguardo

A volte è difficile credere che il personaggio di un film possa ignorarne un altro all’inizio, per poi rendersi conto che si tratta del suo grande amore. L’amore a prima vista di certo è un sogno romantico, ma bisogna ammettere che la realtà è più simile a questo cliché: per innamorarsi davvero, bisogna prima conoscere bene l’altra persona.

  • Film di riferimento: La Missy sbagliata (2020), Se scappi ti sposo (1999), C’è posta per te (1998)

6. Scappare dalla grande città e tornare nel luogo di origine

Lo abbiamo visto, il viaggio è uno dei luoghi comuni più utilizzati nel cinema, specie quando uno dei personaggi ha bisogno di riprendersi da una delusione d’amore. Ma a volte viaggiare significa anche fare il percorso inverso: ritornare a casa, magari nel piccolo paese da cui un personaggio era andato via tanti anni prima per inseguire i suoi sogni nella grande metropoli.

La ricerca ha dimostrato che spesso le persone sacrificano la propria felicità, rinunciando ad una vita semplice per inseguire ambizioni più grandi. Allo stesso modo, secondo i sondaggi, la felicità di una persona dipende anche da quanto é piacevole il luogo in cui vive. Succede molte volte che l’infelicità spinga una persona a tornare sui suoi passi: sacrificare la carriera e ritrovare il conforto del luogo in cui si è nati.

  • Film di riferimento: Tutta colpa dell’amore (2002), The Dressmaker (2015), 30 anni in 1 secondo (2004)

7. L’incontro casuale

Oggi, in piena era di social media e app di incontri, trovare il grande amore per puro caso come accade in molti film romantici sembra proprio inverosimile. È dura credere che uno sconosciuto incontrato all’improvviso possa essere l’anima gemella.

Paula Davis, esperta nella gestione dello stress, è però convinta che comunicare con degli estranei sia molto positivo. Lei stessa ha raccontato che la sua abitudine di chiacchierare con i tassisti le ha fatto trovare nuovi amici e ricevere molti consigli utili nella sfera sentimentale.

  • Film di riferimento: Prima o poi mi sposo (2001), Tootsie (1982), Intuition (2020)

8. Rendersi conto che il partner ideale non è poi così tanto ideale

Molte volte, la protagonista di una commedia romantica finisce per separarsi da un uomo apparentemente ideale in favore di un altro, magari a prima vista improbabile, ma in realtà perfetto. La bellezza fisica, il successo e la ricchezza alla fine sbiadiscono, di fronte alla forza dei sentimenti.

La psicologa Lisa Firestone conferma: il partner “ideale” non esiste. Secondo lei, il vero partner è quello con cui si scopre di poter costruire una relazione solida e duratura.

  • Film di riferimento: Il diavolo veste Prada (2006), Un piano perfetto (2012), Due cuori e una provetta (2010)

9. Capire che la carriera e il lavoro non sono tutto nella vita

Molte commedie romantiche iniziano presentandoci personaggi in carriera, che si dedicano solo al loro lavoro. Salvo poi capire, gradualmente, che il successo non rende davvero felici. Ma ecco che l’amore della loro vita compare all’improvviso e tutto finisce bene.

Non prendiamocela troppo con gli sceneggiatori dei film. Anzi, la scienza ha dimostrato che le persone in carriera tendono ad essere infelici: ad esempio sono afflitte da sbalzi di umore, depressione e insonnia. A volte è molto meglio prendersi una pausa dalla propria carriera e concentrarsi su altri aspetti della propria vita.

  • Film di riferimento: Piacere, sono un po’ incinta (2010), Ricatto d’amore (2009), Carissima me (2010)

10. Lasciarsi per poi rimettersi insieme

I personaggi delle commedie romantiche sono specializzati nel tira e molla sentimentale. Ovviamente, i campioni assoluti in questo senso sono Rachel e Ross da Friends, i quali nel corso della serie si lasciano e si riprendono una miriade di volte. Certo, senza mai davvero perdere interesse l’una per l’altro.

Ma anche nella realtà, non c’è niente di male nel riprovarci con una persona dopo una separazione, più o meno momentanea. Chissà, forse i motivi della separazione dopo qualche tempo finiscono per non sembrare più tanto importanti. Inoltre, le persone cambiano e meritano una seconda possibilità.

  • Film di riferimento: Il meglio di me (2014), Dear John (2010), Mamma Mia! (2008)

11. I migliori amici che danno sempre i consigli giusti

Se non fosse per l’aiuto di amici o parenti, i personaggi di almeno metà di tutti i film romantici mai realizzati non avrebbero mai trovato il vero amore. Perché si sa, gli amici e le persone care sono sempre affianco dei protagonisti, pronti a dare il consiglio giusto al momento giusto.

Ma anche nella vita reale, è un’ottima idea dare ascolto alle persone che ci vogliono bene, anche perché spesso una prospettiva esterna ci aiuta a capire meglio cosa vogliamo davvero.

  • Film di riferimento: Il matrimonio del mio migliore amico (1997), Prima o poi mi sposo (2001), 27 volte in bianco (2008)

12. Il fatidico momento del “ti amo” finale

I protagonisti dei film romantici fanno di tutto per rimandare il momento clou fino all’ultimo, per poi rivelare i propri sentimenti nei momenti meno opportuni, magari durante un matrimonio o subito prima che il loro grande amore stia per partire per un lungo viaggio.

Ma c’è del vero: serve tempo per capire e accettare i propri sentimenti. In questo senso, dire “ti amo” all’ultimo minuto è comunque meglio che rinunciare a dirlo. Non bisogna mai vergognarsi di confessare le proprie emozioni. Perché altrimenti, inevitabilmente, finiremo per chiederci come sarebbe cambiata la nostra vita, se solo avessimo avuto un pizzico di coraggio in più.

  • Film di riferimento: Prima o poi me lo sposo (1998), Something Borrowed — L’amore non ha regole (2011), Love Actually (2003)

Hai mai trovato ispirazione per la tua vita sentimentale in qualche film romantico? Riconosci queste situazioni nella tua vita reale?

Anteprima del credito fotografico Supplied by Capital Pictures / East News
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