Il lato positivo
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14 errori che commettiamo spesso con i nostri amici a quattro zampe

Amiamo i nostri animali domestici alla follia, ma spesso commettiamo errori basilari nel prenderci cura di loro. Vogliamo che stiano bene più che si può, ma ci intestardiamo nel pensare che quel che va bene per noi umani vada bene anche per loro, finendo così per creare solo problemi ai nostri piccoli amici pelosi. Con conseguenze a volte fastidiose per la loro salute e il loro comportamento.

1. L’errore di rasare il loro pelo quando fa caldo.

Sia che se il tuo amico animale viva in casa o all’aperto, l’idea di rasare il pelo di un animale non è una mai buona idea, nemmeno quando fa molto caldo. Le sue ghiandole sudoripare si trovano sotto le zampe ed è da lì che il suo organismo traspira. La pelliccia protegge la sua pelle dagli effetti nocivi del sole, dalle punture di insetti e, al contrario di quel che puoi pensare, lo protegge anche dal caldo: pertanto, non devi in nessun caso rimuovere il suo pelo, o rasarlo.

Esistono peraltro diverse ragioni mediche per radere un animale, ad esempio quando deve subire un intervento chirurgico o se soffre di una malattia della pelle. Per aiutare davvero il tuo amichetto peloso quando fa caldo, crea per lui un ambiente ombreggiato e fresco, ma assicurati che sia ben ventilato. Inoltre, pettina i gatti a pelo lungo ogni giorno in modo da eliminare il pelo in eccesso.

2. L’errore di non badare alla forma della ciotola da cui mangia.

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Se la ciotola in cui metti da mangiare al tuo gatto è troppo piccola, i baffi — o meglio: le vibrisse — del tuo amico toccheranno regolarmente i lati della ciotola. Le vibrisse sono un organo estremamente sensibile e questa continua sollecitazione può provocare nel gatto un forte stress, capace di modificarne le abitudini alimentari, magari con una diminuzione dell’appetito, e renderlo più aggressivo.

Presta poi attenzione anche alla profondità della ciotola. Se troppo profonda, l’animale non finirà tutto il suo pasto, continuerà ad aver fame e gli avanzi di cibo andranno a male.

3. L’errore di scegliere un animale in base al suo colore.

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Quando scegliamo un animale domestico, prestiamo molta attenzione al suo colore. È un aspetto importante, in effetti. Alcune persone addirittura associano il colore di un animale a determinate caratteristiche. Ad esempio, si pensa che i gatti arancioni siano più amichevoli, mentre quelli bianchi e neri siano meno espansivi. Tuttavia, è il temperamento individuale a giocare un ruolo significativo.

Prima di prendere in casa un animale, informati bene sulle caratteristiche della sua razza e osserva come si comporta. Confronta il carattere dell’animale con il tuo! Forse alcune razze ti sembreranno fin troppo espansive e iperattive e poco adatte al tuo stile di vita, o viceversa.

4. L’errore di adottare dei cuccioli ancora troppo piccoli.

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Come resistere a un minuscolo soffice gattino appena nato? Beh, resisti in ogni caso, perché adottare un cucciolo praticamente neonato è davvero una pessima idea. Nelle primissime settimane dopo la nascita, i cuccioli hanno bisogno di cure e attenzioni particolari, e nelle mani di una persona inesperta possono avere problemi che necessitano l’intervento urgente di uno specialista.

La migliore età per prendere un nuovo gattino in casa è di 12-13 settimane. Prima di allora, i mici neonati devono restare con la madre, che li nutrirà e insegnerà loro i primi fondamentali rudimenti della vita adulta. Un cucciolo che passa il primo periodo della sua vita nella sua “covata” crescerà più forte e sano. Inoltre, sarà molto più socievole quando lo prenderai in casa.

5. L’errore di far dormire gli animali sul nostro stesso letto.

Addormentarsi con il proprio animale domestico accanto è così piacevole! Peccato che è anche dannoso sia per l’animale che per noi. Noi e i nostri amici a 4 zampe abbiamo regimi di sonno estremamente diversi e il loro risveglio anticipato può disturbare il nostro riposo e quindi a lungo andare la nostra salute.

Dormire con un animale inoltre può causare asma e allergie. E ancora, le zampe dei gatti portano sempre con sé minuscole particelle di lettiera, ovvero batteri.

Cani e gatti hanno bisogno di un proprio letto, per così dire, dove riposare in modo confortevole e adeguato secondo le necessità della loro specie.

6. L’errore di non controllare il pelo dei cani dopo una passeggiata al parco.

Quando cammini nella natura, al parco o in un bosco, insieme al tuo cane è importante assicurarti che il suo pelo sia pulito e privo di zecche. Questi insetti sono comuni infatti negli ambienti boscosi o tra l’erba alta, lì dove al tuo amico piace tantissimo correre a perdifiato.

Individuare in tempo un parassita manterrà il tuo animale in buona salute e ridurrà il rischio che contragga la malattia di Lyme o altri gravi disturbi. Se individui una zecca tra il pelo del tuo cane, portalo dal veterinario il prima possibile.

7. L’errore di trascurare la qualità dell’acqua che bevono.

Esistono innumerevoli dibattiti su quale acqua dar da bere agli animali domestici. C’è chi preferisce l’acqua in bottiglia, chi invece riempie le loro ciotole con l’acqua del rubinetto. In questo caso, tutto dipende dal luogo in cui si abita, motivo per cui gli esperti raccomandano di dare agli animali domestici la stessa acqua che beviamo noi.

Se l’acqua del rubinetto nella tua zona è pulita e sicura, puoi darla anche al tuo animale domestico. Se invece l’acqua va filtrata, meglio dar loro l’acqua in bottiglia. Il che vale anche per te, tra l’altro.

8. L’errore di lasciarli rovistare tranquillamente tra i rifiuti.

A volte cani e gatti amano mettersi a rovistare tra la spazzatura, in cerca di gustosi avanzi di cibo. È meglio sopprimere questa loro inclinazione però, perché il loro apparato digerente non è meno delicato del nostro. Ovvero, i cibi avariati possono causare anche a loro dolori di stomaco, nausea e intossicazione alimentare.

Ci sono diversi modi per impedire che il tuo animale domestico si metta a rovistare tra i rifiuti. Acquista una pattumiera con coperchio a chiusura ermetica, ad esempio, così che l’animale non possa aprirlo. Oppure dai al tuo animale qualche giocattolo ogni volta che esci di casa, in modo che non si annoi. E, naturalmente, assicurati che non abbia fame, così non sarà tentato di esplorare la tua spazzatura.

9. L’errore di lasciare che i cani ci mettano le zampe addosso.

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Quando il tuo cucciolone si alza sulle zampe posteriori è così buffo e carino. Ma più diventa grande, più sorgono problemi: il cane tenderà facilmente a mettere le zampe addosso alle persone, in cerca di attenzione. Nel peggiore dei casi, l’animale può anche far cadere qualcuno involontariamente.

La soluzione migliore è non incoraggiare questo comportamento fin dalla sua tenera età. Tanta gente infatti dà addirittura un premio ai cani in questo caso. Da qui a rendere questo comportamento quasi automatico il passo è breve, perché il cane tenderà sempre a ripetere i comportamenti che gli procurano qualcosa di gustoso da mangiare.

10. L’errore di mettere troppo presto i pesciolini nell’acquario.

Quando si acquista un nuovo acquario abbiamo il desiderio immediato di riempirlo il prima possibile con acqua, decorazioni e naturalmente degli splendidi abitanti. Ma non serve avere fretta — l’acquario anzi deve restare praticamente in quarantena per i primi giorni. È necessario che si formi un bioma adatto alla salute dei pesci.

Per prima cosa, riempi l’acquario con acqua filtrata (esistono filtri appositi) e installa le piante e i rifugi per i suoi futuri abitanti. Ricorda poi di non immettere i pesci nell’acquario tutti insieme perché l’acqua si riempirà presto di prodotti di scarto, con effetti dannosi sul bioma e sulla salute degli stessi pesci.

11. L’errore di dare troppo mangime ai pesci.

Se hai un acquario con dei pesci, dar loro da mangiare è l’unico modo che hai per dimostrar loro il tuo “affetto”. Risultato: molte persone finiscono per sovraccaricare di cibo questi animali, che di affetto e cibo in abbondanza non hanno assolutamente bisogno. Anzi, mangiar troppo può causare stress e apatia nei pesci, oltre che peggiorare la qualità dell’acqua: gli avanzi di mangime inizieranno a decomporsi e a rilasciare tossine nell’acquario, con gravi rischi per la salute dei pesci.

12. L’errore di mettere un solo trespolo per gli uccelli in gabbia.

Spesso le gabbie per uccelli hanno un solo trespolo. Per questo motivo i nostri amici pennuti possono soffrire di pododermatite (una malattia della pelle) e disturbi vari alle zampe. Gli uccelli hanno bisogno di 3-4 posatoi diversi per condurre una vita sana e confortevole. È meglio che non siano di plastica e che abbiano una superficie irregolare. In questo modo il sangue non ristagnerà negli arti posteriori degli uccelli. È inoltre importante che il diametro del trespolo corrisponda alla presa delle zampe.

13. L’errore di non dare abbastanza giocattoli agli uccelli.

A una persona inesperta può sembrare che un paio di giocattoli siano sufficienti per un uccellino in gabbia. In realtà questi animali hanno bisogno di molti stimoli, specie per gli artigli e per il becco. Quindi necessitano di anelli, scalette e quant’altro. È importante che l’uccello sia in grado di compiere più attività possibile per mantenersi impegnato mentalmente e fisicamente. Tutti gli accessori devono essere cambiati periodicamente, altrimenti l’uccello molto presto non li troverà più stimolanti.

14. L’errore di non scegliere la lettiera giusta per i criceti.

Per un piccolo roditore, il rivestimento della sua gabbia non è meno importante della dieta. L’uso di vecchi giornali è sconsigliato perché l’inchiostro è pieno di sostanze tossiche. Evita anche la segatura perché, se il legno non si è ben asciutto, può irritare le vie respiratorie di criceti e topolini.

Da evitare anche l’ovatta, perché il criceto può confonderla con il cibo e mandarla giù, con grave rischio di soffocamento. La paglia invece può pungere l’animaletto. La migliore opzione è acquistare rivestimenti speciali, fatti apposta per non provocare allergie o lesioni di qualsiasi tipo a questi sensibili animaletti. La lettiera va comunque sostituita ogni paio di settimane.

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