16 drammi degni di una soap opera accaduti sui mezzi pubblici
Viaggiare sui mezzi di trasporto pubblici è comodo ed è giusto per l’ambiente, ma significa anche dover condividere il proprio spazio con tante altre persone. Ci sono però dei casi in cui sono proprio gli estranei a bordo dello stesso mezzo a rendere indimenticabile un viaggio, altrimenti piuttosto noioso. Proprio come nelle storie condivise online da queste persone.
- Una coppia di amici che non si incontrava da tempo era sul mio stesso bus, lungo una tratta di due ore. Hanno parlato di famiglia, amici, persino dei vicini di casa, poi lui ha chiesto a lei come andasse il lavoro e come stesse il suo ragazzo. Lei allora ha detto che con lui era finita.
A quel punto, lui le ha chiesto il numero di telefono, così avrebbero potuto rivedersi per un caffè. Ma lei ha risposto che il suo cellulare era danneggiato, benché lui continuasse a insistere. Lei allora l’ha invitato ad andarla a trovare in ufficio. Probabilmente dandogli un indirizzo fasullo.
La tipa sembrava infastidita sempre di più, ma poi lui è finalmente sceso dal bus. Lei allora si è voltata verso di me dicendomi: “scusa se hai dovuto sorbirti la scena, ho dovuto dargli corda, non è un tipo con tutte le rotelle a posto...”. © Mariae Rangel / Facebook - Mentre ero in viaggio sul treno, una signora seduta accanto a me stava ricaricando il suo cellulare. Sembrava un telefono satellitare, anzi. Lei sembrava quasi accarezzarlo. Poi aveva digitato un numero e urlato a pieni polmoni dicendo: “sì aspettami per cena, non ho mangiato nulla oggi”.
Ragazzi, non aveva bisogno del telefono, le sarebbe bastato strillare dal finestrino del treno e il vento avrebbe trasportato il suo messaggio senza assordare tutti. © Onaes Teodorakis / Facebook
- Durante un viaggio di 10 ore, seduta dietro di me c’era una ragazza che ogni cinque minuti telefonava al suo ragazzo col vivavoce. Ad un certo punto lui le ha detto: “sì sono uscito un attimo ma ora torno a casa, vado a letto presto”. Lei allora ha mentito, dicendogli che sarebbe stata via ancora due giorni. Due ore dopo lei gli ha telefonato ancora e, a giudicare dal tono, lui non era di certo a casa. Ma ha detto: “sono a casa a guardare un film”. Lei gli ha di nuovo mentito, ribadendogli che sarebbe tornata a casa dopo due giorni, quando in realtà la sua fermata era a 5 minuti di distanza. Avrei quasi voluto seguirla e scoprire la fine della storia. © Carolina De Cumbicos / Facebook
- Io di storie da raccontare ne ho due: nella prima, mentre parlavo al telefono con mia madre il bus ha frenato bruscamente e io ho sono caduta ginocchia a terra sul corridoio (nessuno si era fatto male per fortuna). Nella seconda io e una mia amica ci eravamo alzate proprio mentre l’autista frenava di nuovo bruscamente e siamo quasi cadute. © Eli Cüaüro / Facebook
- Una volta sull’autobus c’era questa coppia con un bambino. Sembravano davvero innamoratissimi, li vedevo parlarsi e baciarsi. Ad un certo punto lui ha chiesto a lei: “allora, come sta tuo marito?” Da lì in poi non ricordo più nulla, ho fatto di tutto per non ascoltare altro... © Kaylee López / Facebook
- Una volta in autobus avevo davanti a me una ragazza che parlava al telefono con qualcuno, presumibilmente il suo compagno o suo marito. Si lamentava a gran voce del fatto che lui si fosse scambiato messaggini con qualcuna, come rivelatole da una amica in comune...
Immaginate la scena, un bus pieno di gente seduta e in piedi e questa tipa che strilla con tutti che ascoltano i fatti suoi.
Per fortuna, poco prima della mia fermata, l’avevo sentita dire: “senti sai cosa, piuttosto che mandare messaggini a chissà chi sposta un po’ di soldi sul mio conto, sai come si fa”. Ragazzi! Ma credo fosse finita lì. © Sandra Vallejo / Facebook - Una volta in autobus una donna stava parlando ad altissima voce al telefono, e tutti gli altri passeggeri avevano potuto capire che stava andando a beccare in flagrante il suo compagno insieme a qualche “bionda”. Tutti gli altri passeggeri ascoltavano impotenti. Quando la tipa stava per scendere alla sua fermata qualcuno ha detto: “ehi, chi viene con me? Voglio seguirla e vedere come va a finire”. Tutti abbiamo riso, incluso l’autista. © Jasna Mora Guenchur / Facebook
- Mentre ero su un bus intercity, un tizio snocciolava “fatti” ad una ragazza che non faceva che ripetere: “ma davvero?! wooow”. Nulla di quel che lui diceva era accurato, almeno per quel che avevo potuto ascoltare per due ore di fila.
La perla era stata la sua dissertazione sulla mucca pazza. A suo dire, la malattia rendeva le mucche “cannibali” e le trasformava poi in mucche-zombi. © c-est-magnifique / Reddit - Sentito dire sul treno: “mamma, non chiamare la polizia ti prego! Giuro, non volevo rubarti quei soldi! Non voglio tornare in galera!” Sfortunatamente il tizio è sceso alla prima stazione e non ho mai saputo com’è andata a finire. © VrinTheTerrible / Reddit
- Una sera sul mio taxi erano saliti una donna e un uomo, impegnati in una serissima conversazione sul giusto posizionamento di marketing di un rasoio per donne appositamente ideato per depilarsi le gambe alle 7 del mattino. © Shibby6939 / Reddit
- Ho fatto un periodo di studio a Berlino e una sera due tizi sulla U-Bahn (la metropolitana) si erano messi a commentare il mio look e i miei vestiti. Avevo replicato, in tedesco, che dai loro vestiti potevo subito capire che fossero due decerebrati. Ero poi scesa alla mia fermata e quei due erano ancora lì impalati a fissarmi, annientati. © riman8 / Reddit
Ti è mai capitato di dover ascoltare qualche conversazione strampalata sui mezzi pubblici?
Anteprima del credito fotografico Kaylee López / Facebook
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