Il lato positivo
Il lato positivo

20+ persone smemorate hanno condiviso le loro storie più esilaranti

Capita a tutti di dimenticare dove abbiamo lasciato le chiavi, di spegnere la luce prima di uscire o di mettere il sale mentre cuciniamo. Ma ci sono persone così tanto smemorate da far invidia alla pesciolina Dory di Alla ricerca di Nemo.

  • Un giorno ho incontrato un signore anziano in ascensore, un mio vicino di casa. Abbiamo scambiato due chiacchiere e premuto il tasto per salire al nostro piano. Arrivati lì, le porte dell’ascensore si sono aperte, ci siamo salutati e io ho fatto per aprire la porta di casa mia, ma la chiave non entrava. Voltandomi, ho notato che il mio vicino stava avendo lo stesso problema. In quel momento, la porta che lui stava cercando di aprire si è aperta e sulla soglia c’era un’altra anziana signora. Il mio vicino, imbarazzatissimo ha chiesto scusa ed è tornato in ascensore. Anche io, facendo finta di niente. Avevamo premuto il tasto sbagliato. © Ana Anita / Facebook
  • Un giorno ero uscita per comprare la candeggina nel negozio dove andavo di solito. Ma non c’era, quindi sono andata un po’ più lontano. Entrata nel negozio, ho acquistato e pagato la candeggina e sono tornata a casa. Ma proprio in quel momento mi sono accorta di aver dimenticato la candeggina. Quindi sono tornata al negozio per recuperarla, solo che parlando al telefonino, mi sono distratta e ho sbagliato negozio. Che imbarazzo. © Claudia Arias Guapacha / Facebook
  • Una mattina, come al solito, mi sono alzata e ho messo la tazza col caffè nel microonde. Ma non era caffè... Ora, spero che non abbiate mai bevuto una bibita gassata riscaldata al microonde, è davvero disgustosa. Non so nemmeno come abbia fatto a non accorgermene, quando ho aperto il frigorifero. © Graciela Gorini / Facebook
  • Avevo perso il telefonino e per un sacco di tempo l’ho cercato dappertutto, anche sotto al letto e sotto al divano. Poi mi sono accorta che per guardare meglio sotto al divano avevo acceso la torcia... del mio telefonino. © Silvia Plaza Sanz / Facebook
  • Una mattina ero uscita per andare al lavoro, come sempre. Ero in ritardo, quindi ho caricato in macchina i bambini in fretta e furia perché li accompagno sempre a scuola prima di andare in ufficio. Arrivati a scuola, però, sorpresa: non c’era un’anima. Era un giorno festivo. © Teresa Garcia / Facebook
  • Uscendo dalla doccia ho chiesto a mia moglie come mai il sapone avesse un odore strano. Lei mi ha chiesto: “quale sapone?” e io le ho risposto: “Non so, quello blu”. Lei allora mi ha detto: “ah, ecco, è quello del cane, nostra figlia gli ha fatto il bagnetto nella tua doccia”. © Julio César Carrillo Lopez / Facebook
  • Un giorno io e mia moglie eravamo andati a vedere un film al cinema. Uscendo, però, non riuscivamo più a trovare la nostra auto nel parcheggio. Abbiamo chiamato la sorveglianza e loro hanno scoperto che avevamo semplicemente sbagliato piano nel parcheggio. Davvero imbarazzante. © Israel Rubalcava / Facebook
  • Ho invitato a pranzo una mia amica per festeggiare il suo compleanno. Siamo andate ad un ristorante nuovo, molto chic. Ho insistito perché mangiassimo un sacco, dessert incluso. Ma, all’arrivo del conto, mi sono accorta di non avere con me il mio portafogli. Lo avevo lasciato a casa. Alla fine, il conto salatissimo ha dovuto pagarlo la mia amica. Nel giorno del suo compleanno. Ma naturalmente la rimborserò. © Rosalba Gordon / Facebook
  • Mio padre era uscito a far spesa in bici ma poi è tornato a casa a piedi. Diceva che qualcuno gli aveva rubato la bici, arrivando persino a scrivere un post di denuncia su Facebook. Il giorno dopo è andato nello stesso negozio e, manco a dirlo, ecco la sua bici. Allora ha chiesto chi l’avesse riportata lì e gli hanno risposto che “qualcuno” l’aveva dimenticata lì davanti il giorno prima. © Silvia Valdez / Facebook
  • Un giorno ero in ritardo per accompagnare mia figlia a scuola. Siamo arrivate di corsa, giusto in tempo per la campanella della prima ora. Le ho dato un bacio e lei si è avviata verso l’ingresso. Ma poi all’improvviso si è voltata e mi ha detto: “mamma ma dove hai messo il mio zaino?” A casa, ecco dove lo avevo messo. Sono stata costretta a tornare indietro per recuperarlo. © Ernes Gutierrez / Facebook
  • Mi ero sdraiata per fare un sonnellino dopo pranzo, ma al risveglio ero in panico, convinta che fosse mattina e che fossi in ritardo per il lavoro. Allora mi sono vestita velocemente e sono uscita di casa. Però il sole mi sembrava troppo alto, non era al suo solito posto. Allora ho guardato l’ora e ho realizzato solo in quel momento che erano le cinque di pomeriggio. © Mery Villabona / Facebook
  • Quando le mie figlie erano piccole le accompagnavo sempre a scuola la mattina, prima di andare in ufficio. E molto spesso mi dimenticavo di lasciarle a scuola, così arrivavo al lavoro e mi accorgevo che loro erano ancora sedute dietro, buone buone. © Maria Vanrock / Facebook
  • Mia madre è salita su un’auto molto simile a quella di mio padre, ma si è accorta che era l’auto di qualcun altro solo dopo qualche minuto. Allora è scesa dall’auto e mio padre era lì accanto che la chiamava e suonava il clacson al volante della sua macchina. © Claudia Alejandra Guerrero Valdivia / Facebook
  • Qualche anno fa mio padre lavorava in una fabbrica di mobili molto vicina a casa, quindi andava quasi sempre al lavoro a piedi. Un giorno però è andato in macchina, per poi tornare a casa a piedi. Non si è accorto di nulla finché mia madre gli ha chiesto che fine avesse fatto la macchina. Lui è dovuto andare di corsa fino alla fabbrica per recuperarla. © Claudia Alejandra Guerrero Valdivia / Facebook
  • Un giorno sono andata al lavoro indossando le infradito che porto sempre in casa. Me ne sono accorta solo entrando in ufficio. Erano molto vecchie e rovinate, quindi imbarazzatissima ho chiesto al capo di poter uscire a comprare delle scarpe decenti. © Eunice Hernandez / Facebook
  • Ero in vacanza al mare e una volta sono entrato nel bungalow di qualcun altro, convinto fosse il mio. Erano tutti uguali, uno a fianco all’altro, senza numeri o altro. © John Wick Cubano Reloaded / Facebook
  • Quando avevo 15 anni avevo trovato un lavoretto in un negozio di scarpe. Una coppia era entrata in negozio per comprare delle scarpe alla loro bambina, ma per sbaglio avevo dato loro un paio di scarpe sbagliato. Me ne ero accorta ma non avevo detto nulla, convinta che sarebbero tornati poco dopo per cambiarle. Non vedendoli tornare, sono andata in pausa pranzo e li ho incontrati, stavano mangiando in un locale lì vicino. Allora ho detto loro: “scusate ho commesso un errore, vi ho dato le scarpe sbagliate”. Loro hanno controllato dentro la scatola e io li ho invitati a tornare in negozio per cambiarle. Il mio capo mi ha detto solo di stare più attenta la prossima volta. © Delfa de Marquez / Facebook

Ti è mai capitato di distrarti al punto da dimenticarti qualcosa e accorgertene solo molto dopo? Chi è la persona più sbadata che conosci?

Anteprima del credito fotografico Ernes Gutierrez / Facebook
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