Il lato positivo
Il lato positivo

Oltre 20 storie strane di colloqui di lavoro che ti lasceranno perplesso per molto tempo

I colloqui di lavoro possono svolgersi in modi diversi. Alcuni ti fanno sentire sicuro perché dai le risposte giuste e parli come un imprenditore, altri ti fanno sentire estremamente preoccupato e finisci per parlare di sciocchezze, mentre desideri sparire da lì il prima possibile. Quel che è peggio è che, se il potenziale datore di lavoro si rivela una strana persona, il colloquio diventa ancora più difficile.

Il Lato Positivo non poteva sorvolare su questo argomento e ha raccolto storie di persone che ora ridono fino a piangere quando sentono l’espressione “colloquio di lavoro”.

  • “Una volta decisi di cambiare lavoro. Inviai il mio curriculum per una candidatura e fui invitato a visitare l’ufficio. Il colloquio durò 5 ore. Mi promisero che mi avrebbero richiamato ma ormai non avevo più voglia di lavorare lì. Alla fine mi sono convinto ancor di più a lasciar perdere quando, in bagno, incontrai un mio vecchio amico che lavorava in quell’azienda. Scoprii grazie a lui che ogni dipendente aveva la propria chiave del bagno, a cui gli estranei non avevano accesso. Ma, in realtà, fu un’altra la cosa che mi fece rimanere perplesso: all’interno dei bagni, trovai 20 rotoli di carta igienica e ognuno di loro aveva il nome e il cognome di un dipendente.” © Star4ok / Pikabu
  • “Feci un colloquio di lavoro per la posizione di segretaria. Mi chiesero della mia istruzione e gli risposi dicendo che avevo una laurea. Quello che mi dissero mi scioccò: ’Non abbiamo bisogno di una segretaria intelligente’.” © Olga Podkovyrina / AdMe
  • “Oggi, a un colloquio di lavoro, mi è stato chiesto di mostrare le ultime 10 foto che ho scattato con il telefono, ritenendo ciò un modo per verificare la mia personalità. Mentre le facevo vedere, tra un mucchio di foto del mio cane, il responsabile delle risorse umane ha aperto questa foto e mi ha chiesto con voce seria: ’Hai tagliato le orecchie al tuo cane? È per questo che indossa una fascia?’.” © vishenka18710 / Twitter
  • “Dopo una serie di imprevisti, ho dovuto iniziare a cercare un altro lavoro. In uno dei due colloqui che ho fatto, mi è stato detto: ’Sì, lavoriamo dalle 9:00 alle 18:00 ma fondamentalmente non è buona consuetudine lasciare il posto di lavoro alle 18:00 precise perché non ci piacciono le persone pigre.’. Ho dovuto per forza ignorarli.” © S.Egorov / Pikabu
  • “Ho fatto un colloquio di lavoro con una piccola agenzia turistica. Il direttore, che è anche titolare, ha detto che se mi avesse scelto, avrei dovuto compilare una domanda per l’assunzione e un’altra per il licenziamento, ma senza data. Avrebbe messo la data ogni volta che ne aveva bisogno.” © Elena Lutskaya / Facebook
  • “Ero a un colloquio di lavoro per una posizione come amministratore in un salone di tatuaggi. Il responsabile delle risorse umane mi ha chiesto di mostrargli il nome del mio profilo Instagram, così gli ho allungato il telefono per mostrarglielo. Lui lo ha preso e ha iniziato a scorrere i miei post, a guardare le mie foto e ha persino preso nota del numero di ’Mi piace’ che avevo. Ha anche chiesto perché alcune foto avevano meno ’Mi piace’ di altre. Faceva tutto questo dal mio telefono personale, alzando di tanto in tanto gli occhi per guardarmi. Mi sentivo come un prodotto pronto per essere venduto sul mercato.” © sun_shine_wheat / Twitter
  • “Ho fatto un colloquio di lavoro per un’azienda. Mi hanno chiesto di aspettare un po’ in corridoio su un divano. Mentre aspettavo mi si è avvicinato un cane. L’ho salutato, gli ho teso la mano e lui ha iniziato a leccarla e io a coccolarlo. Si è scoperto fosse il cane del proprietario e una delle domande del colloquio di lavoro era: ’Hai paura dei cani?’.” © Nataliya Ostashko / Facebook
  • “Anche io ho un esempio di uno strano colloquio di lavoro. Il responsabile delle risorse umane mi chiese di sedermi lontano da lui perché non gli piaceva stare troppo vicino alle persone. Così mi misi seduto dall’altra parte dell’ufficio cercando disperatamente di capire cosa stesse borbottando.” © Pavel Kononenko / Yandex Zen
  • “Io e una mia compagna di gruppo abbiamo fatto un colloquio per lavorare in una scuola. Sono stato il primo ad entrare. La preside mi ha preso in giro con domande difficili per un’ora. Ho risposto a tutte ma lei sembrava essere delusa dalle mie risposte. Poi mi fece un’ulteriore domanda con una nota di disperazione:
    — Avete bambini?
    — No, mi sono appena laureato, non ho intenzione di avere figli adesso.
    — Come lavorerai con i bambini allora? Non sei la persona giusta per noi.
    Il fatto è che la mia compagna di gruppo ha avuto un figlio ed è stata respinta con le parole: ’Come farai a lavorare con altri bambini quando devi prenderti cura del tuo?’.”
  • “Cercavo lavoro, ma avevo già fatto colloqui con molte aziende. In uno di questi c’erano altri 5 candidati oltre a me. Era la fine di maggio e fuori faceva caldo. Eravamo tutti seduti vicino alla reception e avevo molta sete. C’era un frigorifero con acqua nell’angolo, ma non c’erano tazze. Morendo di caldo, mi sono avvicinat* al* receptionist e ho chiesto:
    — Mi scusi, posso avere dell’acqua?
    Rispose, continuando a guardare lo schermo del computer:
    — No, quest’acqua è solo per i dipendenti.
    Io: Siete davvero così tirchi?
    Il/La receptionist agitò la mano verso il lato del frigorifero e disse:
    — Avanti, non siamo avari, ma non ti daremo le tazze perché non le abbiamo.
    Sono tornat* al mio posto ma poi mi sono ricordat* di un trucco, così ho chiesto al* receptionist:
    — Puoi per favore darmi un foglio di carta?
    Receptionist: La carta per stampante andrà bene?
    Io: Sì, andrà bene.
    Quindi ho preso la carta, ne ho fatto una tazza, ho versato dell’acqua all’interno e finalmente mi sono dissetat*. L’addett* alla reception è rimast* scioccat*. Poi due ragazzi mi hanno chiesto di mostrare loro come fare e sono riusciti a dissetarsi anche loro.” © LampaTrampa / Pikabu
  • “Durante un colloquio di lavoro, l’intervistatrice si stava facendo una manicure con un coltellino per aprire le buste, ammirando i risultati. A proposito, le sue unghie erano in condizioni terribili.” © Anna Sharovatova / Facebook
  • “È stato tanto tempo fa e stavo pranzando nella caffetteria della nostra azienda. Un datore di lavoro seduto al tavolo accanto, stava intervistando un giovane. Improvvisamente un enorme scarafaggio cadde sulla sua mano. Il ragazzo balzò in piedi e iniziò a gridare: ’Ahhhh, che diavolo è?’. Più tardi, dopo essersi calmato, si sedette e disse: ’Scusi, ho perso la calma.’. Il datore rispose: ’Se questa sciocchezza ti ha fatto perdere la calma significa che non sei adatto a questo lavoro.’.” © KingHawkins / Pikabu
  • “Ero una giovane donna, appena uscita dall’università, che richiedeva un lavoro professionale tramite un reclutatore. Il reclutatore continuava a fissarmi le gambe. Mi disse che avrei dovuto indossare i collant per questo lavoro. Dato che ero già in calze, tacchi e vestito, gli risposi: ’Capisco’. Diventò insistente sul codice di abbigliamento, poi improvvisamente mi tirò una gamba, apparentemente per dimostrarmi che fossi a gambe nude. Ero così piccola allora che fui completamente strattonata. Si scusò, ma io iniziai a rifiutare le loro proposte dopo quell’incidente.” © Eileen Donovan / Quora
  • “A un colloquio di lavoro, dopo la domanda standard sul se fossi sposata o meno, il responsabile delle risorse umane iniziò a chiedermi con chi vivessi. Quando gli risposi che vivevo con i miei genitori, cambiò espressione facciale e rispose, con voce infelice: ’I rapporti con i tuoi genitori sono così buoni che ancora riescono ad averti tra i piedi?’. ’Lo sono.’, gli risposi.” © Lana / Woman.ru
  • “Feci domanda per diventare scrittore in una rivista popolare. Andai a fare il colloquio di lavoro con i miei campioni di scrittura e la donna che avrebbe dovuto intervistarmi stava aprendo un piatto di sushi. Mi disse: ’Devo mangiare il mio pranzo, ho le mie priorità.’. Poi iniziò a chiedermi per cosa stessi facendo domanda e mi disse che non aveva tempo per questo perché i Boyz II Men stavano arrivando. Li avevo già incontrati durante la salita in ascensore. Seppi subito che non volevo lavorare per questa donna.” © Warm-Thanks4059 / Reddit
  • “La mia migliore amica fallì un colloquio di lavoro. Scoprì il perché quando vide accidentalmente un pezzo di carta in cui il responsabile delle risorse umane stava prendendo appunti sui candidati. C’era scritto: ’Vedo dalle sue mani che lava i piatti da sola’. Oddio sì, ha mani normali, ben curate con una manicure ordinata. Sì, lava i piatti da sola. Pulisce anche la casa, fa il letto e si pettina da sola i capelli. Mi chiedo ancora che tipo di persona stessero cercando o se avessero bisogno di una principessa che non dedicasse il suo tempo ai servizi quotidiani.” © Elena Marchuk / AdMe
  • "Ricordo di aver avuto un colloquio per un lavoro di governo. Mi chiesero chi fossero i miei genitori, con quanti soldi vivessi, se fossi single o sposato, perché no, ecc. Alla fine, mi dissero che era ora che smettessi di cambiare lavoro alla mia età (avevo 30 anni).“© Elefany / AdMe
  • “Fui chiamato per un colloquio di lavoro in un’altra città. La strada era lunga e il tempo era ’incantevole’: pioggia con neve. Feci il colloquio con il proprietario, che mi disse che era bello parlare con me e mi chiese quando avrei potuto iniziare a lavorare. Gli chiesi, con voce sorpresa, ’Grazie per queste parole, ma prima parliamo della mia paga.’. Ricordo ancora la sua risposta: ’Non ci ho nemmeno pensato.’.” © Aline Dichka / AdMe
  • “Stavo facendo un colloquio per una posizione dirigenziale in una startup. Fui mandato lì dal loro investitore. Il datore di lavoro aveva il bambino nella stanza, un bimbo molto pignolo. Così, la titolare della startup prese in braccio il bambino e iniziò ad allattarlo.
    Mi comportai come se fosse la cosa più normale che potesse accadere. Alla fine ottenni il lavoro ma finii per andarmene 6 mesi dopo perché, indovina un po’, il processo decisionale in azienda era un po’ strano. Morale della favola: quando sei a un colloquio di lavoro, non ignorare i segnali...” © unknown author / Quora
  • “È successo molto tempo fa. Cercavo lavoro come programmatore. Avevo già fatto diversi colloqui con un’azienda e l’ultimo avrei dovuto farlo con l’amministratore delegato. Voleva conoscere personalmente gli impiegati che l’azienda stesse assumendo. Entrai, ci salutammo e poi ci fu una pausa. Mi guardava e sentivo che avrebbe voluto chiedermi qualcosa riguardo al lavoro futuro.
    ’Qual è il tuo segno zodiacale?’ Chiese.
    Rimasi sbalordito. Fu un inizio insolito.
    ’Cancro...’
    ’Hmm.’, rispose. Pausa di nuovo. ’Un programmatore Cancro suona bene. Ok, sei assunto, per favore dammi i tuoi documenti.’.” © kastec / Reddit
  • “Cercavo un lavoro part-time quando ero studente. Trovai un posto come assistente di un giardiniere. Lo chiamai e fissammo un colloquio. Quando arrivai all’indirizzo che mi avevano dato, un uomo (di 50 anni) aprì la porta. Mi porse un pacco e un foglio con sopra scritto un indirizzo e disse:
    — Consegnalo al più presto.
    -Cosa c’è dentro?
    — I denti.
    — Che vuol dire?
    — Protesi. Li produco io e tu devi consegnarli al cliente. Rapidamente.
    Perché non aveva indicato nell’annuncio che aveva bisogno di un corriere ancora non riesco a capirlo, ma l’uomo era così arrabbiato che decisi di lasciare rapidamente quel posto.”

Qual è la tua attuale professione? Ricordi il colloquio del tuo attuale lavoro?

Anteprima del credito fotografico Pixabay
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