Il lato positivo
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9 buchi di sceneggiatura di film e show famosi finalmente spiegati

Sicuramente sarà capitato molte volte a tutti quanti di guardare un film o una serie tv e trovarsi di fronte a una svolta della trama o qualche dettaglio del tutto senza logica. Sono i cosiddetti “buchi di sceneggiatura” e certe volte possono lasciarci davvero con le idee confuse. Ma alcuni hanno una spiegazione ben precisa.

1. Cypher entra da solo dentro Matrix

Uno dei più discussi buchi di sceneggiatura è quello del film cult Matrix, del 1999. Il malvagio Cypher tradisce i suoi compagni e consegna il protagonista, Neo, nelle grinfie dell’agente Smith.

In cambio, Smith assicura a Cypher che lo avrebbe riconnesso a Matrix, cancellando tutte le sue memorie del mondo reale. Tuttavia, all’inizio del film ci è ben chiaro che per accedere a Matrix servono almeno due persone. Una che entra attivamente nel sistema e un operatore che lo inserisce nel codice e lo osserva dalla consolle. Come fa quindi Cypher ad accedere a Matrix da solo?

Le sorelle Wachowski, che hanno scritto e diretto il film, hanno dato una risposta: Cypher, da esperto programmatore qual era, aveva ideato un codice di accesso pirata, di cui lui solo era a conoscenza. E nella scena in cui lui parla con Neo vediamo proprio il suo codice sullo schermo.

2. La famigerata “zattera” del Titanic

Sono passati 25 anni da quando uscì al cinema il Titanic di James Cameron e ancora tutti si fanno QUELLA domanda: perché Jack non si mette in salvo insieme a Rose? C’è spazio per entrambi!

Il problema però non è tanto lo spazio a disposizione su quella zattera improvvisata, bensì il peso. Secondo gli esperti le porte del Titanic erano in legno di quercia, non molto adatto al galleggiamento. Se anche Jack fosse salito lì sopra insieme a Rose, il pezzo di legno sarebbe affondato nelle gelide acque dell’Atlantico e avremmo perso entrambi i personaggi. In effetti, si tende a dimenticare che Jack inizialmente prova a salire anche lui, ma si accorge che il suo peso sarebbe eccessivo e quindi rinuncia, sacrificandosi per la sua amata.

3. Kevin ordina una pizza da un telefono scollegato

Durante le prime scene di Mamma ho perso l’aereo vediamo un albero che cade e abbatte dei cavi di fronte alla casa della famiglia McAllister, che quindi resta senza telefono ed elettricità. Questo contrattempo è la causa per cui i genitori si svegliano tardi, escono di corsa verso l’aeroporto per andare a Parigi e si dimenticano a casa il piccolo Kevin. La madre poi cerca di telefonargli da Parigi, ma la linea è ancora disconnessa. Più tardi però vediamo che Kevin non ha problemi ad ordinare per telefono una pizza. Com’è possibile?

Per risolvere questo piccolo mistero sono stati chiamati in causa i più importanti gestori telefonici degli Stati Uniti. La risposta è semplice: all’epoca in cui venne girato il film era possibile che una linea telefonica danneggiata fosse impossibile da raggiungere con una chiamata interurbana o dall’estero, ma restasse comunque attiva per le telefonate locali.

4. Perché i genitori di Marty McFly non si ricordano di lui?

Nel classico del 1985 Ritorno al futuro, il protagonista Marty McFly torna indietro nel tempo fino al 1955, incontra i suoi genitori da giovani e fa in modo che i due si innamorino. Ma alla fine del film, quando tutto è risolto e Marty torna nel 1985, nessuno dei due genitori sembra accorgersi che il figlio sia identico al giovanotto che trent’anni prima era loro amico. Come si spiega?

Bob Gale, che scrisse il film insieme al regista Robert Zemeckis, ha spiegato tutto in un’intervista. Lorraine e George, i genitori di Marty, hanno interagito con lui solo per pochi giorni quando avevano 17 anni, vedendolo solo ogni tanto. Improbabile quindi che da adulti potessero ricordarsi di qualcuno conosciuto solo di sfuggita trent’anni prima senza l’aiuto di una fotografia.

5. Il mitico divano del Central Perk in Friends

Più o meno in ogni puntata della leggendaria sitcom Friends, vediamo i protagonisti Monica, Ross, Chandler, Rachel, Joey e Phoebe comodamente seduti sul divano del loro locale preferito, il “Central Perk”. Ma come si spiega che quel divano fosse sempre libero a loro disposizione?

In una città vivace e affollata come New York trovare sempre libero il proprio posto preferito in un bar è pressoché impossibile. Ma un giornalista che ha riguardato con molta attenzione le puntate dello show ha trovato la risposta: davanti al divano appare spesso una targhetta con scritto “riservato”. Probabile quindi che gli amici lo prenotassero ogni volta che volevano passare del tempo nel locale.

6. Buzz si immobilizza pur non credendo di essere un giocattolo

Un altro buco di sceneggiatura molto discusso si trova nel classico dell’animazione, Toy Story. Buzz Lightyear infatti non sa di essere un giocattolo, è convinto di essere un vero astronauta in missione nello spazio. Quando però un umano entra nella stanza, anche lui si immobilizza e si finge inanimato, come tutti gli altri giocattoli.

In una recente intervista, lo sceneggiatore Pete Docter ha ammesso che la cosa non viene spiegata nel film, precisando però che secondo lui non si tratta di un dettaglio importante nella storia. Ad ogni modo, ha offerto anche una possibile spiegazione: Buzz non crede di essere un giocattolo, ma lo è. Quello di immobilizzarsi in presenza degli umani può essere quindi un riflesso involontario di tutti i giocattoli, Buzz incluso, che lui se ne renda conto o meno.

7. Perché Scar non elimina Simba ne Il re leone?

La trama de Il re leone la conosciamo tutti. Il malvagio Scar escogita un tranello con cui eliminare suo fratello Mufasa ed usurpare il trono. Per completare il piano, Scar ha bisogno di eliminare però anche il figlio ed erede di Mufasa: il piccolo Simba. Invece, si limita a convincere il leoncino a darsi alla fuga. Come mai?

chiarire tutto ci hanno pensato il produttore del film Don Hahn e il regista Rob Minkoff. Per Scar sarebbe stato troppo rischioso eliminare di persona anche Simba, quindi cerca più volte di delegare il compito alle iene, che però falliscono sempre nel loro intento.

8. Perché Frodo non ha usato le Aquile per raggiungere il Monte Fato?

Nella saga de Il Signore degli Anelli, Frodo e i suoi compagni affrontano un lunghissimo e pericoloso viaggio attraverso la Terra di Mezzo per raggiungere il vulcano Monte Fato, nel malefico regno di Mordor. Moltissimi spettatori si sono però chiesti, sin dall’uscita del film: perché Gandalf non ha chiesto aiuto alle Aquile, sue alleate, per trasportare Frodo fin sul vulcano?

Il primo motivo per cui non lo ha fatto è semplice: le Aquile non sarebbero mai passate inosservate all’incessante sorveglianza di Mordor. Inoltre, nel mondo inventato da Tolkien, le Aquile sono una razza antichissima e indipendente, obbediscono solo a sé stesse e non si fanno coinvolgere nelle questioni del mondo, tranne in rarissime eccezioni. Un po’ come succede anche con gli Ent, che esitano a lungo prima di fare la loro parte nel conflitto contro le forze del male.

9. Un’astronave aliena che non ha un sistema antivirus?

Il film del 1996 Independence Day è stato uno dei maggiori successi al botteghino di tutti i tempi. Il regista e sceneggiatore Roland Emmerich ci racconta la storia avvincente di un’invasione aliena e della lotta intrapresa dallo scienziato David Levinson (Jeff Goldblum) e dal pilota militare Steven Hiller (Will Smith) per sconfiggere gli extraterrestri e salvare il pianeta. A un certo punto del film, David intercetta un segnale degli alieni ed escogita un virus informatico capace di mettere fuori combattimento l’astronave madre degli invasori.

Per anni ci si è chiesti come avesse potuto David creare in così poco tempo un virus capace di sconfiggere dei formidabili alieni. Dean Devlin, il co-autore del film, ha una risposta semplicissima: David ha semplicemente alterato il codice binario — sostituendo gli uno agli zero e viceversa — del segnale alieno, reinviandolo così all’astronave madre e mandandola in tilt.

In quali altri film hai notato dei vistosi buchi di sceneggiatura? Condividili con noi nei commenti.

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