Il lato positivo
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10+ nomi per bambini che sono vietati in vari Paesi del mondo

A giudicare dai nomi che le celebrità moderne danno ai loro figli, è difficile immaginare cos’altro possa sorprenderci. Per esempio, Elon Musk e la cantante Grimes hanno chiamato loro figlio X Æ A-12, mentre la figlia di Gwyneth Paltrow è stata chiamata Apple. Tuttavia, alcuni Paesi ritengono che alcuni nomi di bambini dovrebbero essere vietati e che non tutte le idee creative dei genitori dovrebbero essere incoraggiate.

Nutella e Fragola — Francia

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Una famiglia francese ha dato alla propria figlia il nome Nutella. Forse i genitori sognavano che in futuro la loro bambina sarebbe diventata altrettanto popolare in tutto il mondo, ma le cose sono andate diversamente. A scuola, la piccola veniva presa in giro dai suoi coetanei, così ha dovuto cambiare il nome in Ella. La storia è stata ampiamente discussa e, di conseguenza, il governo del Paese ha ufficialmente vietato di dare il nome Nutella ai bambini.

Un’altra coppia francese voleva chiamare la figlia Fraise (che in francese significa fragola), ma non gliel’hanno permesso. Il motivo era un gioco di parole: in gergo esiste un epiteto piuttosto scortese che ha un suono molto simile. Di conseguenza, la bambina è stata chiamata Fraisine.

Terminator — Messico

Chi avrebbe mai pensato che questo nome fosse comune in Messico da molto tempo. E a un certo punto, i bambini chiamati con il nome del personaggio cinematografico di Arnold Schwarzenegger erano così numerosi che le autorità locali hanno deciso di vietare il nome Terminator.

Ikea — Svezia

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C’è qualcuno che non ama questa catena di negozi di mobili svedesi? Questo amore, però, è abbastanza forte da chiamare i propri figli IKEA? Le autorità svedesi hanno deciso di andare sul sicuro e, nel 1982, hanno emanato una legge secondo la quale i genitori non possono dare ai loro figli nomi che “possono causare disagio a chi li usa”.

Camilla — Islanda

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In Islanda esiste un comitato speciale che stabilisce e regolamenta norme precise per l’assegnazione dei nomi ai neonati. Così, ad esempio, è vietato chiamare la propria figlia Camilla, poiché nell’alfabeto locale non esiste la lettera “c”. Ma la si può tranquillamente chiamare Kamilla con la “K”.

Santa Claus (Babbo Natale) — Ohio (Stati Uniti)

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Robert William Handley, che vive in Ohio, pare ami così tanto il Natale da decidere di cambiare il proprio nome in Santa Robert Claus (Babbo Robert Natale). Tuttavia, le autorità locali gli hanno vietato di farlo. Questa decisione non ha soddisfatto l’uomo, che ha quindi avviato una causa per far riesaminare il suo caso. Alla fine, ha ottenuto il permesso di cambiare nome.

Menta e Pietra — Germania

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In Germania, alcuni genitori volevano dare alla loro bambina il nome Pfefferminze (che in tedesco significa menta piperita), ma la richiesta è stata respinta perché “potrebbe essere motivo di scherno”. Anche un nome traducibile come “Pietra” è stato vietato, perché “una bambina non può identificarsi con essa, in quanto si tratta di un oggetto e non di un nome di battesimo”.

Venerdì e Blu — Italia

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Un giorno della settimana così bello come il venerdì non può essere usato come nome in Italia. Il tribunale italiano ha deciso che Venerdì rientra nella categoria “ridicolo o vergognoso”, quindi è vietato dare questo nome a un bambino.

Inoltre, nel 2018, a Milano, le autorità locali hanno vietato a una coppia di chiamare la propria figlia Blu. La decisione si basava su un decreto presidenziale, emanato nel 2000, che stabiliva che “il nome dato a un bambino deve corrispondere al suo sesso”.

Tuttavia, questo divieto non vale per tutta l’Italia. Ad esempio, nel 2020, il “milionario della danza” Gianluca Vacchi e Sharon Fonseca hanno dato alla loro figlia neonata il nome Blu Jerusalema. La coppia vive a Bologna, dove il nome Blu è probabilmente considerato accettabile.

Pluto — Danimarca

In Danimarca, i genitori possono scegliere il nome per i loro figli da un elenco ufficiale, che conta circa 7.000 nomi approvati. Chi vuole dare un nome non presente nell’elenco deve ottenere un’autorizzazione ufficiale. Ad esempio, Pluto e Scimmia si trovano nell’elenco dei nomi proibiti.

@ - Cina

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Una coppia cinese ha tentato di chiamare il proprio bambino “@”, sostenendo che il carattere utilizzato negli indirizzi di posta elettronica richiamasse il loro amore per lui, perché tradotto in cinese significa “amalo”. Tuttavia, l’idea non ha funzionato. In Cina è vietato usare simboli come nomi.

Princess (Principessa) — Nuova Zelanda

Il nome Princess (Principessa) è vietato in Nuova Zelanda. Il Paese ha rifiutato questo nome perché si tratta di un titolo ufficiale. L’elenco dei nomi vietati comprende anche altri titoli come principe, re, regina, duca, signore, papa, santo, signora e altri ancora.

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