Il lato positivo
Il lato positivo

10 storie su Alan Rickman che dimostrano la sua gentilezza infinita

Severo, serio e anche oscuro: questa era l’impressione che le persone avevano di Alan Rickman, grazie ai suoi ruoli più famosi. Ma, in realtà, l’amato e compianto attore inglese era sensibile e teneva un sacco alle persone che lo circondavano. Dalla sua famiglia e amici ai suoi fan e sconosciuti, diffondeva amore ovunque andasse.

1. I suoi amici erano tutto per lui.

Evan Agostini/Invision/AP/East News

L’attrice Juliet Stevenson, amica dell’attore, ha raccontato una storia su come Alan usava i suoi profitti dalla saga di Harry Potter per prendersi cura dei suoi amici. Quando uscivano fuori a cena e qualcuno provava a pagare, Alan era sempre il primo a sgattaiolare via per pagare con la sua carta di credito. In questo modo si assicurava che nessuno guardasse lo scontrino. Se qualcuno provava ad obiettare lui rispondeva: “Ho solo due parole per te: Harry Potter”.

2. Aiutava le persone a non arrendersi.

Photo by Joel Ryan/Invision/AP /Invision/AP/East News

Un altro amico ha detto: “Voleva disperatamente che le persone usassero tutto il loro talento e odiava quando i suoi amici parlavano male di loro stessi. Una volta ho detto scherzando: ’L’università mi ha suggerito di fare il dottorato, ma non sono abbastanza brillante per farlo’. Lui mi ha rimproverato perché sottovalutavo il mio potenziale e perché, non prendendo seriamente una cosa difficile, sceglievo la via più semplice. Mi ha invitato a casa sua e mi ha parlato insieme a sua moglie Rima, che era una docente: quello è stato il mio primo passo per diventare il Dott. Peter Kyle”.

3. Era sempre entusiasta di condividere la sua esperienza.

Allpix Press / East News

I suoi amici attori spesso ammiravano Alan per quanto li guidava, motivava e si prendeva cura di loro nel corso della carriera. Uno di loro ha detto: “Alan Rickman è stato il mio primo eroe. Era un ex pupillo della mia scuola e, quando ero lì, parlava con noi di tantissime cose stimolanti. Un consiglio che dava era di ’assicurarci di fare sempre delle cose che ci tirassero fuori dal letto la mattina’. Mi è rimasto impresso. E quando Hans Gruber, lo sceriffo Notthingham, il colonello Brandon, Jamie e Piton ti dicono come vivere la tua vita...tu li ascolti”.

4. Prendeva molto sul serio la beneficenza.

Negli anni ’90, un amico di Alan faceva parte di un piccolo gruppo di persone che aveva creato un’agenzia umanitaria. L’organizzazione aveva bisogno di soldi per supportare le sue operazioni: Alan si è quindi offerto volontario per aiutare e ha messo su uno spettacolo al Brighton Dome per raccogliere fondi. Ma dare un assegno non era abbastanza per lui. Grazie ai soldi che aveva contribuito a raccogliere, è volato anche nella parte nord-est della Romania per lavorare in un orfanotrofio: i bambini lo adoravano.

Ha fatto parte di attività di beneficenza per tutta la sua vita e ha lavorato continuamente per supportare le persone che ne avevano bisogno. Nel suo testamento ha dato 130 mila euro in beneficenza.

5. È sempre rimasto un gentiluomo in ogni situazione.

Photoshot/East News

Una giornalista ha condiviso la sua esperienza nel lavorare con lui: “Ho avuto l’immenso piacere d’intervistare varie volte Alan. Quando una volta mi sono rovesciata un drink sul vestito durante un’intervista, lui mi ha presa per mano e mi ha portata in un negozio proprio di fronte per comprarmi un vestito nuovo”.

6. Non ha mai guardato dall’alto in basso i suoi colleghi più giovani.

DreamWorks / Gran Via Production/Collection Christophel/East New

Justin Long ricorda la sua esperienza agli inizi della sua carriera, quando gli è capitato di lavorare con Alan: “Quando ho lavorato con lui in Galaxy Quest, ero un giovane attore molto ingenuo che faceva il suo primo film. Lui mi ha viziato; e trattava tutti allo stesso modo. Si sedeva sempre con me a mangiare il pranzo, restava anche dopo la fine delle riprese con gli altri attori; era altrettanto generoso nei suoi momenti di inattività, quando lasciava che io e Jeremy Howard gli facessimo avidamente domande”.

7. Non aveva paura di ridere di sé stesso.

Shooting Star/Sipa USA/East News

Il primo ruolo cinematografico di Alan è stato il personaggio di Hans Gruber in Trappola di cristallo. Anche se questo ruolo gli ha portato un bel riconoscimento, Alan ha comunque scherzato riguardo il modo in cui ha ottenuto il ruolo: “Ho ottenuto il ruolo in Trappola di cristallo perché ero economico. Pagavano Bruce Willis 7 milioni, per cui dovevano trovare persone che potevano pagare poco”.

8. Amava i bambini.

Graziano Arici / eyevine/EAST NEWS

Nel corso della sua carriera, Alan si è costruito una reputazione di attore che interpretava personaggi molto seri. Ma in fondo lui era la persona più gentile del mondo ed era molto affezionato ai bambini. Durante le riprese di Harry Potter potevi vedere Alan nel suo completo da Severus Piton circondato da una folla di ragazzini che parlavano con lui.

Una donna ha raccontato un’altra storia commovente del suo incontro con Rickman: “Quando avevo 6 anni ho incontrato Alan Rickman a una festa. Mi sono spaventata, ma lui mi ha assicurato di non essere Piton. Mentre andavo via, mi ha lanciato un bacio”.

9. I suoi fan erano molto importanti per lui...

“Questo era fuori dal Golden Theater a Manhattan. Io e mia sorella lo abbiamo visto esibirsi in Seminar, e lui è stato fantastico. C’erano tantissimi fan che lo aspettavano per un autografo, quindi lui si è preso il tempo per firmarli a tutti. È stata un’esperienza meravigliosa”, ha ricordato una fan.

10. ...e faceva di tutto per farli felici.

Anteprima del credito fotografico Photoshot/East News
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