Il lato positivo
Il lato positivo

10 volte in cui la principessa Diana ha mostrato il suo spirito ribelle infrangendo le regole reali

La principessa Diana fu soprannominata “la regina di cuori”. Era nota per la sua sincerità, trasparenza e spirito ribelle. Lady D non ha avuto paura di infrangere le regole reali e lo ha fatto fin dai primi giorni dalla sua apparizione a palazzo. Ha scelto lei stessa il suo anello di fidanzamento, ha riscritto i voti nuziali e ha cresciuto i figli a modo suo.

Noi a Il Lato Positivo ammiriamo profondamente quella che è stata la personalità di Diana, e abbiamo deciso di ricordare a quali tradizioni reali la principessa del Galles si è ribellata. Alla fine dell’articolo, vi racconteremo come Lady D è andata contro il protocollo per il piccolo principe Harry.

Ha lavorato prima del matrimonio.

Diana è riuscita a infrangere una delle regole reali anche prima di diventare un membro della famiglia. Prima del matrimonio, Lady D ha lavorato come istruttrice di danza, assistente di un gruppo di gioco in età prescolare e hostess alle feste, diventando così la prima nuora reale ad avere avuto un lavoro retribuito prima del suo fidanzamento.

Ha scelto lei stessa i nomi per i suoi figli.

La maternità era molto importante per la principessa. Diana ha cresciuto lei stessa i suoi figli, non lasciandosi guidare da regole e costumi. Infatti, la principessa del Galles ha scelto lei stessa i nomi dei futuri principi. È risaputo che Charles volesse nominare gli eredi “Arthur” e “Albert”, ma Lady D considerò la sua scelta troppo antiquata e portò avanti le sue idee.

Ha mandato i suoi figli in una scuola pubblica.

Di solito, i bambini delle famiglie reali sono istruiti da tutori, ma Lady D ha infranto questa regola mandando William in un asilo nido e poi in un collegio. Il figlio maggiore della principessa del Galles divenne il primo futuro monarca ad essere interamente istruito nel sistema scolastico pubblico. In questo modo, Diana voleva dare ai suoi figli, i principi William e Harry, un’educazione ordinaria.

Ruppe le barriere.

Tradizionalmente, c’è sempre stata una barriera invisibile tra la famiglia reale e il personale di servizio e il loro rapporto è sempre stato regolato da norme rigide. Tuttavia, con l’arrivo della principessa del Galles a Buckingham Palace tutto è cambiato. Diana trattava i collaboratori non come subordinati, ma come conoscenti stretti. Spesso entrava nella loro cucina e cenava con loro a un tavolo comune. Inoltre, contrariamente alla tradizione, Lady D dava spesso la possibilità a giovani dipendenti, che in precedenza non ne avevano avuto l’opportunità, di aumentare di grado.

Andava spesso contro le regole.

Mentre i gesti e le posizioni degli altri membri della famiglia reale britannica sono sempre stati piuttosto riservati, la principessa Diana non ha mai avuto paura di essere sé stessa, anche fuori dal palazzo. Non esitava a mostrare emozioni, prendeva in braccio i suoi figli in occasione di eventi ufficiali e apprezzava molto il contatto fisico con le persone. Lady D non voleva sacrificare il suo benessere per il bene del protocollo reale. Sappiamo tutti che ai reali è vietato sedersi a gambe incrociate. E anche se la principessa Diana all’inizio, da vera signora, seguiva rigorosamente questa regola, un paio d’anni dopo, veniva vista agli eventi ufficiali in una posizione più rilassata: con le gambe incrociate e la schiena meno diritta.

Chiedeva aiuto.

Molti reali sono stati coinvolti nella beneficenza; questa è una parte dei loro doveri che spesso non viene sottolineata. Tuttavia, Diana è riuscita ad andare ancora oltre. La principessa si adoperò per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sull’importante e delicato tema dell’AIDS e sostenne la campagna contro l’uso delle mine antiuomo con la sua presenza personale, abbastanza coraggiosa per quegli anni. Inoltre, nel 1997, Diana ha donato 79 dei suoi abiti più sontuosi all’asta da Christie’s a New York, raccogliendo ben 3,4 milioni di sterline per enti di beneficenza contro il cancro e l’HIV. Questa è stata la prima volta nella storia che una rappresentante di una famiglia reale non solo sosteneva un evento di beneficenza ma prendeva lei stessa l’iniziativa per questa buona causa, chiedendo donazioni apertamente.

Indossava abiti che non rientravano nel codice di abbigliamento reale.

Quando partecipava ad eventi pubblici, la principessa Diana sceglieva spesso abiti di alta moda abbastanza audaci per l’epoca. Il suo marchio preferito era Versace, uno dei marchi più provocatori degli anni ’90, simile al Balenciaga odierno. Gli outfit disegnati da Gianni Versace erano sempre rilassati e rivelatori. Ma invece di scegliere marchi più conservatori, Lady Di sceglieva audacemente abiti senza schienale e senza spalline e non aveva paura di indossare una minigonna o una scollatura profonda, infrangendo tutte le regole scritte e non scritte.

Gli abiti di Diana erano simbolo della sua ribellione, il più famoso tra questi è il vestito “vendetta” o il maglione con una pecora nera tra pecore bianche. Molti credono che fosse una metafora di una Diana ribelle che si stava aprendo la strada all’interno della famiglia reale.

Osava sperimentare con il trucco.

Diana non aveva paura degli esperimenti di bellezza. E sebbene, in generale, il suo trucco corrispondesse sempre agli standard reali, Lady D ne usò uno che non rientrava nel protocollo reale: l’eyeliner turchese per evidenziare il suo vibrante colore naturale degli occhi.

Non indossava cappelli e guanti.

Se guardi più da vicino le foto della principessa, noterai una piccola particolarità: Diana non indossava quasi mai i guanti. Il motivo della violazione di questa rigida regola era piuttosto toccante: Lady D credeva che creasse una barriera nella comunicazione. Le piaceva avere un contatto diretto con le persone e tenerle per mano. Per lo stesso motivo, la principessa rifiutava di indossare cappelli, dicendo che “non si poteva abbracciare un bambino con un cappello”.

Non ha imposto un’educazione rigorosa ai suoi figli.

La principessa Diana una volta disse: “Vivo per i miei figli. Sarei persa senza di loro”. Pertanto, ha lavorato duramente per regalare ai suoi figli un’infanzia indimenticabile. Diana non ha esitato a mostrare i suoi sentimenti verso i suoi bambini nonostante la presenza dei paparazzi, permetteva loro di essere dispettosi ed era persino complice dei loro guai.

Bonus.

Tradizionalmente, le scuole britanniche organizzano ogni anno giornate sportive per studenti e genitori. Nel 1991 Diana ha preso parte alla corsa insieme ad altre mamme per sostenere il piccolo principe Harry. Si tolse le scarpe, e violò, dunque, il protocollo reale. Sebbene non vinse la gara, il principe Harry fu probabilmente toccato dall’audacia di sua madre.

Pensi che la principessa Diana abbia mancato di rispetto alla monarchia infrangendo queste regole? O è giusto abbandonare alcune tradizioni? Raccontaci cosa ne pensi nei commenti qui sotto.

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