Il lato positivo
Il lato positivo

Un uomo gay e single ha adottato una bambina con la sindrome di Down: non è mai stata così raggiante

Questa storia è iniziata tempo fa, quando una bambina con la sindrome di Down è stata abbandonata dalla madre naturale. È stata poi rifiutata da 20 diverse famiglie adottive e il suo destino sembrava molto incerto. La sua vita ha preso una piega felice quando un uomo di nome Luca Trapanese si è fatto avanti: qui è iniziato l’emozionante viaggio di Alba e Luca, una bambina e il suo papà adottivo.

Noi de Il Lato Positivo abbiamo seguito la storia di Alba e Luca fino in fondo e oggi vogliamo mostrarvi come questo meraviglioso duo sta vivendo il meglio della vita, anni dopo l’adozione della piccola Alba.

All’inizio, questo futuro padre ha dovuto affrontare diverse sfide

Il primo incontro di Luca e Alba è stato davvero un segno del destino. Luca era appena uscito da una relazione seria con il suo ragazzo e Alba era stata data in adozione dalla madre biologica. Quando si sono incontrati, questa bambina era già stata rifiutata da 20 famiglie adottive. Nel luglio 2017, Luca si è precipitato a salvarla.

Ora loro due sono davvero inseparabili. Luca sognava da tempo di diventare padre, ma essere gay e single rappresentava una bella sfida che ostacolava l’adozione. La maternità surrogata non è un’opzione contemplata in Italia e i genitori gay non vengono registrati come co-genitori sui certificati di nascita.

A Luca era stato detto che avrebbe potuto adottare solo un bambino con una malattia o una grave disabilità e lui era assolutamente d’accordo.

A quanto pare Luca era destinato a essere il padre di Alba

Ci sono così tanti post commoventi su Instagram in cui questo duo mostra che la vita di un uomo di 45 anni ruota attorno alla sua preziosa principessa. Ha scritto nella sua bio: “Sono un padre single innamorato di sua figlia”.

Alba ora ha 4 anni e la sua vita nella sua piccola famiglia è stata piena di momenti incredibili. Luca considera la paternità come un ruolo da ricoprire a vita. “Sono fatto per essere padre!”, dice nelle sue numerose interviste. Ama dedicarsi alla figlia e alla sua crescita. La vita della piccola ora è in cima alla lista delle sue priorità.

La loro vita è tutt’altro che noiosa

Il duo adora passare del tempo insieme. Ad entrambi piace molto ballare e cantare: Luca ammette che Alba è una vera star.

Hanno collezionato molti successi e hanno raggiunto molti traguardi fianco a fianco. Luca ricorda due momenti che ritiene i più emozionanti in assoluto: quando Alba lo ha chiamato “papà” e quando ha camminato per la prima volta.

Per ogni bambino, imparare a camminare è un grande traguardo, ma per i bambini con sindrome di Down i primi passi e le prime parole, spesso, sono ancora più speciali.

Questo papà è pronto a difendere sua figlia per tutta la vita

Alba non è come gli altri bambini e suo padre si è posto nella vita l’obiettivo di aiutarla a farsi ascoltare. La sua più grande lotta è far capire agli altri che Alba è, prima di tutto, una persona che ha bisogno di essere considerata in virtù di tutti i suoi bisogni. Luca è convinto che le persone debbano lottare contro le barriere mentali e ogni tipo di esclusione.

Crede che Alba incontrerà persone che apprezzeranno i suoi talenti e non la considereranno solo una persona con handicap. Insiste sul fatto che tutti i bambini sono incredibili e che quelli speciali sono in gamba, forti e affrontano molte più avversità rispetto ai loro coetanei senza disabilità.

Luca è disposto ad aiutare le altre famiglie a capire meglio i loro figli

Questo papà ha scritto un libro intitolato Vi stupiremo con difetti speciali che parla a gran voce di disabilità e diversità. Descrive 3 bambini che trasformano le loro disabilità in doni speciali e questo è un modo di pensare che cerca di insegnare ad Alba ogni singolo giorno.

Ai padri che in futuro vorranno adottare, Luca dice: “Adottare un bambino è la cosa più gratificante che si possa fare. Bisogna prendere questa scelta con piena consapevolezza, senza voltarsi indietro. Essere padre è una vocazione”.

La storia di Alba e Luca ti ha emozionat*? Cosa vorresti augurare a Luca nel suo percorso da genitore?

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