Il lato positivo
Il lato positivo

7 errori che tutti i genitori dovrebbero evitare per il rientro a scuola dei loro figli

Crescere un figlio è un’avventura meravigliosa, ma significa anche vivere col costante dubbio di aver sbagliato qualcosa o di aver potuto fare qualcosa diversamente. Non esiste una risposta universalmente valida, ma di certo ci sono piccoli errori che tutti possiamo cercare evitare. Il rientro a scuola può essere un forte stress per bambini e genitori, quindi è importante affrontarlo nel modo più sereno possibile. Guai a mostrarsi impreparati o a reagire in modo eccessivamente emotivo.

Noi de Il Lato Positivo sappiamo bene quanto sia dura ritornare a scuola e alla routine di tutti i giorni, quindi, per renderti le cose più semplici, abbiamo elencato alcuni errori da evitare a tutti i costi.

1. Esagerare con le emozioni

Per molti bambini, il primo giorno di scuola o il rientro dopo le vacanze estive sono momenti già abbastanza traumatici: non è raro che piangano o sentano un forte stress. Non vogliono separarsi dai loro genitori, il loro approdo sicuro. Fin qui tutto normale: peccato che spesso siano anche i genitori a far scorrere le lacrime all’idea di mandare i loro pargoletti a scuola per qualche ora. Non sono rare scene del genere, specie davanti all’ingresso.

Quello che noi adulti possiamo e dobbiamo fare è tenere sotto controllo la nostra ansia e il nostro stress. I bambini avvertono subito questi stati d’animo, li assorbono e reagiscono di conseguenza. Inoltre, aspettare che il bambino smetta di piangere prima di lasciarlo andare è solo controproducente, non farà che aumentare la sua ansia. Basta dirgli un semplice “ci vediamo dopo”, tranquillizzarlo così, lasciarlo andare e rientrare in macchina. Una buona idea è visitare la scuola prima del rientro in classe, così il bambino può cominciare ad ambientarsi.

2. Non aiutare i bambini con i compiti a casa e la gestione del loro tempo

Insegnare ai figli il valore dell’indipendenza è molto importante, ma non è certo facile: richiede un sacco di tempo e di sforzi. All’inizio, vanno guidati ed educati a gestire il loro tempo, specie per fare i compiti. Se hanno un progetto scolastico da finire entro una certa data, potrebbero avere difficoltà ad organizzare il loro tempo in maniera corretta. Ed è qui che entrano in gioco i genitori, per spiegare ai piccoli che le cose non vanno fatte all’ultimo secondo.

Anche quando i figli sono più grandi, magari alle scuole medie o persino al liceo, all’inizio dell’anno scolastico potrebbero aver bisogno di guida e di aiuto per organizzare il loro tempo. Tra l’altro, più sono grandi, più avranno un tale carico di compiti a casa da sentirsi spesso sopraffatti. Non c’è bisogno di sostituirsi agli insegnanti, ogni genitore deve aiutare come può. Anche i più piccoli suggerimenti sulla gestione del tempo e delle priorità possono rivelarsi fondamentali.

3. Proiettare le nostre paure verso i nostri figli

Quando si tratta del rientro a scuola, i genitori spesso sono persino più ansiosi dei figli. Questo perché quasi tutti gli adulti sono fissati con l’importanza di fare buona impressione e di dover compiacere gli altri. Un errore molto comune e insidioso è proprio questo: l’ansia sociale può essere trasmessa dai genitori ai figli senza che i primi se ne rendano nemmeno conto. Certo, è importante che il bambino sappia comportarsi bene, ma caricare sulle sue spalle le nostre aspettative di adulti sarà solo dannoso.

Se non riesci a gestire lo stress per il rientro in classe dei tuoi figli, prova a consultare un terapeuta. Potrà aiutarti a tenere a bada l’ansia e ad evitare di trasmetterla ai bambini. Tra l’altro, è importante identificare l’origine di tanta ansia e capire cosa fare per vivere un po’ più tranquill*.

4. Non comprare tutte le cose di cui hanno bisogno

Spesso i genitori pensano di sapere esattamente di cosa hanno bisogno i loro figli per la scuola. Con questa certezza però si rischia di non comprare tutte le cose di cui hanno davvero bisogno. Sempre meglio controllare, magari chiedendo alla scuola o agli insegnanti quali materiali siano necessari. A volte le scuole stesse forniscono i materiali di base, ma è sempre meglio assicurarsi che i tuoi figli abbiano tutto ciò che serve.

Inoltre, bisogna ricordare che non sempre è saggio seguire le mode o comprare cose molto vistose. Per esempio, se certe matite hanno sopra un’immagine del personaggio più popolare del momento, non è detto che solo per questo siano le migliori. Magari con tutta quella plastica sopra sono anche difficili da temperare. Quante volte poi si finisce per spendere più soldi inseguendo i trend anziché cercare la qualità migliore.

5. Riempire fino all’inverosimile le loro giornate

Uno degli errori di giudizio più comuni è la convinzione che più un bambino è impegnato, più sarà “pronto” per la vita adulta. Ecco dunque che ogni singolo giorno della settimana, il bambino è costretto a fare numerosissime attività extra-scolastiche, senza un attimo di tempo libero. Certo, le attività sono molto utili, ma dev’essere il bambino a volerle fare e non certo tutti i giorni.

Lo svago e il tempo libero sono di fondamentale importanza per i bambini ancor più che per gli adulti. Devono avere tempo per starsene semplicemente in camera loro e giocare a quel che preferiscono. La soluzione migliore è sempre coinvolgerli nella scelta delle attività che vorrebbero fare, così da avere poi un piano ben bilanciato che valga per tutto l’anno scolastico.

6. Parlar male degli insegnanti di fronte ai bambini

Insegnanti e genitori vanno raramente d’accordo circa i metodi educativi, cosa che può essere molto frustrante. Mai e poi mai, però, dovresti parlar male degli insegnanti davanti ai tuoi figli. I bambini devono imparare a formare le loro opinioni sulle persone e non è compito dei genitori indottrinarli a pensar male di qualcuno. Così facendo, anzi, potrebbero rendere molto difficile la vita dei figli a scuola, perché coltiverebbero tensioni e sentimenti negativi.

Secondo gli studi, gli insegnanti che vanno più d’accordo con i genitori sono quelli capaci di fare uno sforzo extra per capire le singole situazioni di ogni bambino. Avere opinioni diverse su alcune cose è normale, ma bisogna sempre rispettare i docenti, specialmente nell’interesse dei propri figli.

7. Far saltare ai propri figli il primo giorno di scuola

Nei primi giorni del rientro a scuola dal punto di vista didattico non succede granché, ma non per questo diventa meno importante che i bambini siano presenti. È proprio in quei giorni che si cementano le regole, le aspettative e le dinamiche tra gli alunni, sia tra di loro che con i loro insegnanti. È meglio che tutti i bambini siano presenti fin dall’inizio. Chi lo farà dopo dovrà integrarsi in una classe che ha già formato i primi legami di gruppo.

Inoltre, anche il lavoro dell’insegnante diventa più difficile in questo caso, perché deve assicurarsi che il nuovo arrivato si senta il benvenuto nel gruppo. I bambini stringono amicizia così velocemente che anche pochi giorni di assenza all’inizio dell’anno possono diventare un problema.

Sei preoccupata per il rientro a scuola dei tuoi figli? I tuoi bambini sono ansiosi all’idea di tornare a scuola? E se sì, come li aiuti ad affrontare il momento?

Condividi quest'articolo