Il lato positivo
Il lato positivo

7 antichi segreti indiani per dei capelli incredibili che sono popolari ancora oggi tra le donne

I saperi ayurvedici hanno avuto origine in India più di 5000 anni fa e sono una forma di scienza curativa. Le persone moderne sono ossessionate dall’utilizzo di prodotti sempre più nuovi per ottenere l’aspetto e i capelli che desiderano. Ma ci sono dei metodi già testati e utilizzati da migliaia di anni da alcune donne indiane che potrebbero funzionare meglio per avere dei capelli folti, lucenti e in salute.

1. Usare la tecnica Balayam

Questa è una tecnica di yoga che è anche un tipo di agopressione e riflessologia. Consiste nello strofinare le unghie una contro l’altra (esclusi i pollici) con la stessa forza per 5-10 minuti al giorno; i pollici devo essere dritti.

Si crede che ci siano dei punti di pressione sotto le unghie che possono stimolare il flusso del sangue fino al cuoio capelluto, promuovendo così la crescita dei capelli. Questo metodo è lento e richiede pazienza, e i risultati potranno essere visibili dopo alcuni mesi.

2. Usare shikakai nella routine.

Dinodia Photos/Hulton Archive/Getty Images, AFP/EAST NEWS

Lo shikakai è un albero simile a un arbusto che cresce in India e i suoi benefici per i capelli sono stati studiati e usati per secoli. È noto come shampoo naturale e i baccelli della pianta sono ricchi di vitamine A, D, E e K, insieme ad altri antiossidanti. Questi aiutano a fornire i micronutrienti utili per i follicoli piliferi e a stimolare la crescita dei capelli.

Le foglie, i baccelli e la corteccia dello shikakai vengono seccati e ridotti in polvere, poi mescolati all’acqua: si ha così un composto che viene usato sui capelli. I benefici sono infiniti e possono velocizzare la crescita, snodarli, ridurre la forfora, prevenire le punte spezzate e renderli morbidi e lucenti.

3. Usare gli oli

In India vengono usati diversi tipi di oli per capelli per aiutare a idratarli, ognuno con una sua proprietà. Questa tecnica viene praticata da secoli e viene consigliata dalla medicina ayurvedica.

Massaggiare questi oli sul cuoio capelluto promuove la circolazione del sangue, idrata e stimola i follicoli capillari, ma farne abuso potrebbe essere dannoso, per cui la cosa importante è una via di mezzo. Alcuni degli oli usati in India sono l’olio di Amla, l’olio di cocco e l’olio di mandorla.

4. Fare delle trecce

Le donne indiane intrecciano i loro capelli fin dai tempi antichi. Se da un lato non ci sono molte prove che questo favorisca la crescita dei capelli, dall’altro sappiamo per certo che ci sono dei benefici.

Quando intrecciamo i capelli, c’è meno frizione sui vari tessuti e quindi è meno probabile che si spezzino. Sono anche meno annodati e non c’è bisogno di spazzolarli troppo. Il segreto è quello di avere una treccia larga, che non sia troppo stretta sul cuoio capelluto.

5. Usare delle maschere per capelli fatte in casa

Quando i nostri capelli hanno bisogno di un’attenzione extra, una maschera per capelli può fornire nutrimento concentrato e idratazione, e le donne indiane fanno uso dei benefici degli ingredienti naturali per dare ai loro capelli sollievo e stimolo.

La maggior parte di queste maschere fatte in casa sono un mix di ingredienti che abbiamo già in casa nostra come miele, avocado, yogurt, sidro di mele e aloe vera, per citarne alcuni.

6. Usare l’henné per tingere

L’henné è una pianta naturale che può tingere i nostri capelli di nero, bordeaux o anche di alcuni colori rossicci. Ha delle proprietà anti-fungine, ed è per questo che aiuta con la forfora e può ridurre la perdita dei capelli; ancora, contiene vitamina E, che aiuta ad ammorbidire i capelli.

Se opti per questa tinta naturale, fai attenzione a che tipo di henné usi, in quanto alcuni potrebbero contenere sostanze chimiche.

7. Usare le uova per nutrire

Le uova vengono usate fin dall’XI secolo per rinforzare i capelli. Contengono proteine e grassi che aiutano a dare loro lucentezza.

Le uova possono essere usate nelle maschere per capelli o anche da sole, applicando il bianco dell’uovo sulle radici e lasciandolo a riposo per 15-20 minuti.

Anteprima del credito fotografico Dinodia Photos/Hulton Archive/Getty Images, AFP/EAST NEWS
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