Come il languido Edward di “Twilight” è diventato un attore stimato e ammirato al pari di Leonardo DiCaprio
Quando nel 2008 uscì il primo film della saga di Twilight, gli incassi superarono di gran lunga le aspettative e il budget risicato. Ma soprattutto, un nuovo attore rubacuori si prese prepotentemente la scena. Tuttavia l’attore in questione, il londinese Robert Pattinson, si trovò ben presto imprigionato nei panni del romantico vampiro Edward Cullen, idolo delle teenager. Pattison ha dovuto lavorare sodo per scrollarsi di dosso quell’immagine e affermarsi come uno dei migliori attori della sua generazione.
2004: gli inizi della carriera con ruoli minori in film fantasy
Robert Douglas Pattinson ha fatto il suo debutto sullo schermo a 18 anni, nel 2004. Il suo primo ruolo, all’insegna del fantasy più classico, è stato quello nella miniserie televisiva La saga dei Nibelunghi. All’epoca, Robert era più interessato alla musica che alla recitazione e non ambiva affatto alla fama mondiale. Si accontentava di suonare nei pub londinesi, nei quali era già piuttosto noto come chitarrista e cantautore sotto lo pseudonimo di “Bobby Dupea” con la band “Bad Girls”.
Robert però era sempre stato molto timido. Fu suo padre a convincerlo ad iscriversi ad un corso di recitazione, per spingerlo ad aprirsi un po’. Una decisione che avrebbe cambiato il corso della sua vita.
Quel piccolo ruolo televisivo ha portato subito Robert all’attenzione di produttori cinematografici, così, nel 2005, il diciannovenne Pattinson si è assicurato il ruolo di Cedric Diggory nel quarto film della saga di Harry Potter. Pur comparendo in un ruolo di supporto, non è passato inosservato: le critiche erano eccellenti e sui giornali è stato definito come la “futura star britannica” e il “nuovo Jude Law”.
2008: il ruolo del fascinoso vampiro e la fama mondiale
Dopo 2 anni passati a recitare in piccole produzioni britanniche, Pattinson è stato scelto per il ruolo da protagonista nell’adattamento di un romanzo per adolescenti. Ben pochi però, Pattinson incluso, credevano più di tanto al successo del film. D’altra parte, sulla carta era un film a basso budget diretto da una regista nota solo nel circuito del cinema indipendente americano. Robert, tra l’altro, ha davvero suonato il piano sul set e, nel film, è inclusa anche una canzone da lui scritta ed eseguita.
Alla sua uscita, Twilight ha colpito al cuore milioni di fan (e altrettanti hater), trasformando Pattinson in una superstar. Le offerte per nuovi ruoli hanno cominciato a fioccare, ma si trattava sempre di ruoli romantici e sensuali, che l’attore aveva cominciato a guardare di traverso.
Naturalmente la fama improvvisa e le orde di fan che lo idolatravano erano un’esperienza del tutto nuova. Ad esempio, l’incontro con una fan letteralmente ossessionata da lui. La povera ragazza continuava ad aspettare l’attore ogni giorno, davanti casa, e l’ha fatto per 3 settimane. Robert ha raccontato: “Un giorno ero così tanto annoiato che le ho detto ’ti va di uscire a cena, tipo? Non ho nessuno con cui uscire’. I genitori della ragazza avevano un ristorante e lei mi ha portato lì. Per tutte le due ore passate insieme ho continuato a lamentarmi senza sosta di qualsiasi cosa nella mia vita. Lei alla fine mi ha passato il conto e non si è fatta mai più vedere fuori casa mia”.
2012-2019: i tentativi di fuga dal ruolo di “idolo romantico”
Terminata la saga di Twilight, nel 2012 Pattinson ha scelto di recitare come protagonista nell’adattamento del romanzo di Guy de Maupassant, Bel Ami. Nel film, l’attore interpreta di nuovo un affascinante seduttore, ma con lati estremamente più complessi. Ma il 2012 è stato soprattutto l’anno del suo grande salto nel cinema d’autore, quando il regista “cult” David Cronenberg lo ha scelto come protagonista di Cosmopolis, nei panni di un giovane milionario alle prese con un collasso nervoso.
Dopo tanti ruoli incentrati sulla sua avvenenza fisica, però, l’attore cominciava a desiderare parti che lo spingessero verso territori nuovi e stimolanti. La priorità per Pattinson era trovare personaggi complessi e carismatici, non necessariamente attraenti. Ad esempio il ruolo nel film d’autore Civiltà perduta, nel quale Pattinson interpreta un barbuto e rude esploratore nella giungla sudamericana. Ancora prima lo avevamo visto nel film australiano The Rover, costretto a sopravvivere in mezzo al deserto; e ancora in The Childhood of a Leader, in cui Pattinson interpreta due ruoli: un tiranno dalla testa rasata e — nei flashback — il padre di quest’ultimo.
Grazie a queste e altre eccellenti performance in film d’autore, Pattinson è diventato uno degli attori più stimati e più richiesti dai registi più talentuosi. Al tempo stesso, ha continuato ad esplorare ruoli sempre più complessi e pieni di lati oscuri: come il guardiano del faro che si perde gradualmente nella follia nel film The Lighthouse. Del languido idolo delle teenager visto in Twilight ormai è rimasto ben poco. Così come nel film Il re, in cui Pattinson incarna un altro personaggio dalla mente instabile (forse una delle sue interpretazioni più elogiate dalla critica).
Purtroppo, malgrado così tanto impegno e talento dispiegato al servizio di film d’autore e opere indipendenti, per il grande pubblico Pattinson resta ancora l’eterno adolescente romantico e la sua nomea di attore di talento è vista persino con scetticismo.
2020: il ritorno alle grandi produzioni e al centro dei gossip
Nel 2020, ha partecipato al film di Christopher Nolan Tenet, suscitando grande interesse e non poche controversie tra i commentatori del web. Il film ha fatto molto parlare di sé, non solo per la trama cervellotica e le numerose invenzioni visive, anche per la prova di Pattinson, capace di rubare la scena a tutti gli altri attori in ogni sua apparizione. Anche nel film successivo, Le strade del male, la sua performance è stata tale da mettere finalmente a tacere anche i critici più scettici.
Nel frattempo, sempre nel 2021, l’attore è stato nominato l’uomo più sexy del mondo e — cosa decisamente più importante — si è assicurato uno dei ruoli più ambiti da tutti gli attori di Hollywood: Batman. Non tutti i fan hanno gradito, ma alle critiche Pattinson ha risposto per lo più con ironia.
L’uscita del film ha comunque convinto gran parte degli spettatori e della critica, rivelandosi un grosso successo e assicurando a Robert di tornare a vestire il costume dell’uomo-pipistrello. Sperando che ormai lo scetticismo nei suoi confronti diventi un ricordo del passato.
Non vediamo l’ora di ammirarlo nuovamente nei suoi prossimi ruoli!
Che ne pensi di Robert Pattinson come attore? Secondo te, si è davvero scrollato di dosso l’immagine del romantico idolo delle teenager?