12 fatti sulla vita in Giappone che infastidiscono sia gli stranieri che la gente del posto
Abbiamo scritto un sacco di articoli sul Giappone: sulle stranezze delle persone del posto, sulla difficoltà della vita delle donne giapponesi e anche sulle cose che stupiscono i turisti stranieri. Ma ci sono delle cose sulla cultura giapponese che sono così insolite e illogiche, che anche agli stessi giapponesi piacerebbe non averle.
Oggi Il Lato Positivo ti racconterà delle tradizioni che irritano le persone che hanno vissuto in Giappone per tutta la loro vita.
1. I vicini possono presentare reclami al proprietario sulle persone che camminano troppo rumorosamente o fanno troppo rumore.
Visto che i giapponesi usano dei materiali molto leggeri quando costruiscono le case, le mura sono molto sottili, quindi puoi sentire benissimo i tuoi vicini. Ecco perché è importante essere silenziosi non solo sui trasporti e altri luoghi pubblici, ma anche a casa. Un blogger ha raccontato sul suo canale YouTube dei suoi vicini che si sono lamentati di lui con il proprietario perché chiudeva gli armadi troppo rumorosamente.
Non tutti i giapponesi sono pronti ad essere silenziosi e a comminare in punta di piedi nel loro appartamento. Ai giovani, come in ogni parte del mondo, piace organizzare feste, ascoltare musica e parlare a voce alta. Ma le mura sottili portano spesso problemi con tutti.
2. Risolvere i conflitti con una conversazione privata è impossibile.
Forse ti stai chiedendo perché i vicini non possono andare direttamente dalla persona che chiude le porte troppo rumorosamente e chiedergli di fare più piano? Il fatto è che in questo paese non è appropriato risolvere i conflitti di persona. Nel suo blog, un inglese che vive in Giappone ha descritto com’è avere a che fare con i vicini: non puoi lamentarti direttamente con loro, ma devi scrivere una lettere al proprietario.
Poi il proprietario deve pubblicare un avviso che dica che alcuni dei vicini si stanno lamentando del rumore, in modo che le persone che fanno rumore si fermino. Potrebbero volerci diverse lettere di lamentela per far partire il processo.
3. Le pubblicità sonore nelle strade impediscono loro di dormire bene, anche nei weekend.
Nonostante le rigide regole sul silenzio, ci sono un sacco di pubblicità sonore in Giappone, sia fisse che mobili (nel senso di furgoncini con le casse sul tettuccio). Guidano in strada e promuovono ogni cosa: servizi di riparazione, pasticcerie e partiti politici.
Non a tutti i giapponesi piace che questi furgoncini interrompano loro il sonno, anche di domenica, l’unico giorno in cui le persone che lavorano possono dormire di più. Nonostante le lamentele, la polizia è molto indulgente quando si tratta di questi furgoncini.
4. Negli appartamenti non c’è un riscaldamento centralizzato.
Secondo una dichiarazione, non c’è un riscaldamento centralizzato in Giappone perché le case vengono distrutte dai terremoti molto spesso e sarebbe troppo costoso ricostruire ogni volta l’infrastruttura. Per questo utilizzano stufette e calde coperte, o anche i famosi tavoli Kotatsu.
Fino a poco tempo fa, alle persone del posto stava bene la cosa. Però, quando i blogger di viaggio hanno cominciato ad apparire sulla scena, hanno cominciato a postare cose sui loro social media. Facevano foto dei termosifoni degli hotel di altri Paesi e i giapponesi hanno cominciato a riconsiderare il loro atteggiamento verso il riscaldamento centralizzato. Alcune persone all’avanguardia (e ricche) comprano e usano delle caldaie speciali.
5. Le mamme Gyaru compromettono gli ideali giapponesi.
Le donne adulte con figli, che indossano vestiti accesi, hanno ciglia finte, unghia lunghe e si fanno delle acconciature eccentriche, sono chiamate gyaru. In generale, l’atteggiamento verso le gyaru è abbastanza normale, proprio come in ogni altra sottocultura. Ma queste donne sono spesso criticate per coinvolgere i loro figli nelle loro attività. Danno ai bambini una sbagliata concezione della vera bellezza, secondo la maggioranza dei giapponesi.
6. Molti diventano amici degli stranieri per sfruttarli.
I media parlano spesso di quanto sia difficile fare amicizia con un giapponese. Ma esistono alcuni di loro, chiamati cacciatori di Gaijin, che fanno velocemente amicizia o iniziano anche una relazione con persone di altri paesi perché va di moda. Si vantano di ciò con i loro amici e spesso usano la persona straniera come insegnante per imparare meglio la sua lingua gratuitamente.
Una blogger canadese ha detto “I miei primi amici in Giappone erano un gruppo di cacciatori di Gaijin. Erano molto dolci, ma quando ho imparato il giapponese, sono rimasta sorpresa di scoprire che si riferivano a me come la loro ’insegnante gratuita’ e mi insultavano anche”.
Non è insolito per i giapponesi invitare gli stranieri a casa loro. Ma se chiedi ad un giapponese di aiutarti con il trasferimento da un posto all’altro, si sorprenderanno e ti diranno no. In generale, la società giapponese ha un atteggiamento negativo nei confronti dei cacciatori di Gaijin.
Tra le donne giapponesi, ce ne sono alcune che cacciano gli uomini stranieri per avere dei figli da loro. Si pensa che questi bambini finiranno per essere molto attraenti. Ecco perché ci sono così tanti modelli e attori che sono metà giapponesi e metà di un’altra nazionalità.
Uchi è la cerchia ristretta: include i membri della famiglia, i parenti, gli amici stretti e a volte anche i colleghi con cui hai lavorato per molti anni. Tutti gli altri sono Soto. Questi due gruppi sono così diversi, che i giapponesi usano addirittura delle strutture grammaticali diverse per parlare con uno o con l’altro. Il passaggio da Soto a Uchi richiede molto tempo.
Alcuni ragazzi giapponesi progressisti pensano che questo sistema sia dannoso per una società dove ci sono un sacco di suicidi e dove il movimento di fuga dalla realtà, o Hikikomori, è molto sviluppato. Diversi problemi psicologici sono spesso legati alla necessità di sopprimere i propri pensieri ed emozioni.
8. Ci sono più di 700,000 persone che conducono uno stile di vita Hikikomori. La loro età media è di 31 anni.
Gli Hikikomori sono persone (generalmente giovani) che si isolano consapevolmente dalla società. Per la maggior parte del tempo, vivono a spese dei genitori, escono raramente (o mai) dalle loro camere, dove gli vengono portati cibo e tutte le altre cose necessarie. Alcuni di loro non hanno per nulla contatti con altre persone. Restano semplicemente a casa per 7-10 anni. Il governo giapponese si preoccupa da tempo di questo fenomeno e sta cercando dei modi per riportare queste persone a condurre una vita normale.
9. In Giappone è assolutamente normale per i fidanzati vedersi solo 1-2 volte al mese.
Le coppie in Giappone non si vedono tutti i giorni come fanno in Europa e negli USA. A loro sta bene vedersi solo un paio di volte al mese. E quando non trascorrono del tempo insieme, non si messaggiano tutto il tempo e non si mandano bigliettini e foto. Questo non significa che non siano innamorati, è semplicemente il modo in cui funzionano le cose.
Inoltre in Giappone la cultura del corteggiamento non è così sviluppata. Non hanno l’usanza di regalarsi fiori o dolci, pagano alla romana quando vanno in bar o ristoranti, non si complimentano spesso l’un l’altro, e così via. Ancora, le persone innamorate non mostrano i loro sentimenti in pubblico. L’unica cosa che possono fare è tenersi per mano.
10. I negozi d’abbigliamento hanno dei commessi davvero fastidiosi.
A molti stranieri non piace fare shopping in Giappone perché il servizio qui è molto invadente. In un negozio negli USA, puoi semplicemente prendere un capo d’abbigliamento, andare nei camerini, provarlo, toglierlo e riportarlo dove stava, e nessuno ti dirà nulla nei negozi con prezzi medi.
I commessi in Giappone vengono formati per seguire ogni passo del cliente, fargli dei complimenti, e dargli consigli su come combinare i vestiti. Quando un cliente va nei camerini, un commesso giapponese resterà vicino a lui e gli chiederà se ha bisogno di una taglia diversa. Se il cliente decide di comprare qualcosa, dopo aver pagato, gli verrà mostrata l’uscita, dove il commesso farà un inchino e gli dirà “grazie”.
11. I libri per bambini su come usare il vasino sono molto popolari.
I giapponesi credono che l’argomento wc non dovrebbe essere evitato, specialmente con i bambini. Prima di tutto, il sedere è una parte del corpo come qualunque altra, e defecare è un processo umano naturale. I bambini devono sapere come farlo bene e, seconda cosa, è divertente.
Molti genitori ammettono che ai loro bambini piace molto studiare l’alfabeto Kanji con il Mr. Unko, che è praticamente un pezzo di cacca. Mr. Unko insegna ai bambini a scrivere frasi tipo questa: “Una persona che tiene un pezzo di cacca in mano può vedere le sue difficoltà faccia a faccia.”.
12. Anche se fai un breve viaggio in una città vicina, devi portare dei piccoli regali, o omiyage, ai tuoi parenti e colleghi.
Se non lo fai, sembrerai strano. In Giappone, esiste anche una battuta che dice che un giapponese medio trascorre 15 minuti ad ammirare il panorama e 45 minuti a scegliere l’omiyage.
Se decidessi di fare un viaggio in Giappone, quale regola non scritta troveresti più difficile da rispettare? O forse ne troveresti utile qualcuna?