17 persone de Il Lato Positivo ci hanno raccontato come i loro genitori hanno affrontato situazioni difficili in modo coraggioso
Da bambini, probabilmente, non ci siamo mai resi conto dei sacrifici e degli sforzi che i nostri genitori hanno fatto per poterci dare un piatto caldo, un’infanzia felice o dei libri sui quali studiare. Tuttavia, man mano che invecchiamo e ricordiamo la nostra infanzia, iniziamo a vedere tutto ciò che nostra madre o nostro padre hanno dovuto affrontare per superare momenti difficili.
Il Lato Positivo ammira tutti quei genitori che, con impegno e dedizione, hanno regalato ai propri figli ricordi felici, anche se erano concentrati a sistemare altre cose allo stesso tempo. Per questo motivo, vogliamo condividere con te le storie che ci hanno toccato di più.
- Quando ero bambin*, una volta mia madre cucinò una zuppa deliziosa che non fece mai più. Da adult* le chiesi perché non ce l’avesse mai più riproposta e, con le lacrime agli occhi, mi confessò che quel giorno non aveva niente da mangiare per noi, così raccolse gli avanzi che c’erano in cucina e ne uscì fuori la zuppa. Un bacio a tutte le mamme che fanno miracoli per i propri figli. © Franklin Fernando / Facebook
- Vivevamo in una piccola città. Mio padre ci ha lasciato quando avevo 3 anni ma, fortunatamente, stavamo bene. Mia madre ha fatto di tutto per aiutarci ad andare avanti: ci ha cucito i vestiti, li ha lavati, si è presa cura delle persone che stavano male o avevano qualche disturbo e abbiamo persino raccolto il caffè nella nostra piantagione di caffè, tra le altre cose. Non ha mai smesso di lavorare, non si è mai lamentata e non si è mai stancata. Mi addormentavo e lei cuciva i vestiti sulla sua macchina da cucire. Mi svegliavo nel cuore della notte per il rumore della macchina. Quando mi alzavo per qualche bisogno, lei stava ancora cucendo. © Juan de Dios A. Guatemala/ Facebook
- I miei genitori hanno fatto tutto il possibile per darci una vita degna, mia madre si è dedicata alla casa per far sì che io e mio fratello non fossimo mai soli o incustoditi: eravamo sempre puliti e ben nutriti. Mio padre non ha preso un solo giorno di vacanza in 20 anni e, grazie a ciò, abbiamo sempre avuto un’uniforme scolastica e dei libri. © Ayk Muebles / Facebook
- Mia nonna è rimasta vedova molto giovane, con 5 figli, quindi ha dovuto lavorare molto. Il figlio più piccolo piangeva tanto, quando lei andava al lavoro e presto iniziò a chiederle di portare dei biscotti al suo ritorno. L’acquisto di biscotti per così tanti bambini era insostenibile, quindi, come opzione più economica, decise di andare in una fabbrica e comprare biscotti rotti venduti al chilo. Un giorno, tornò a casa da lavoro e suo figlio le chiese dei biscotti. Gli rispose che erano sul tavolo. Così il bambino corse ad aprirli e, con voce e viso delusi, disse a mia nonna: “Sono tutti rotti”. Lei, con una faccia addolorata, rispose: “Sì, lo so che si sono rotti, sono caduti mentre li portavo”. © Maritza Aravena Norambuena / Facebook
- Quasi ogni domenica, mia madre preparava una zuppa con gli avanzi della settimana. Era una prelibatezza per noi e non ci rendevamo conto di cosa fosse veramente. © Laura Sotelo / Facebook
- Quando ero piccola abitavamo in una casetta molto umile che mia madre chiamava “Ranchino” (piccolo ranch). La casa non aveva pavimenti in legno o ceramica, era solo di argilla. Tuttavia, ricordo che il pavimento era sempre molto pulito e, con il tempo, mia madre si procurò del cartone che mise dappertutto e che incerò con argilla rossa in modo che brillasse. Mia mamma ha sempre lavorato sodo, quando noi 4 eravamo molto piccoli, ci ha dato tutto quello che poteva darci. © Pia Peñaloza / Facebook
- Sono, dal più grande al più giovane, il secondo di molti fratelli. Ricordo che quando avevo tra i 10 e i 12 anni, mio padre ci comprò un completo per Natale. Il 24 dicembre, indossai tutto e, mentre stavo scendendo le scale, scivolai. Caddi, ma non mi feci male perché c’era mio padre. Mi prese tra le braccia e evitò che cadessi sul pavimento. © Wilfredo Wilches / Facebook
- Ricordo che non abbiamo mai comprato dei panini. Mia madre comprava pane a fette, burro e formaggio (non sapevo nemmeno dell’esistenza della mozzarella o del cheddar). Passava il formaggio nell’acqua bollente per ammorbidirlo, lo aggiungeva al pane, lo imburrava e poi lo schiacciava in una padella usando un’altra padella di metallo. Rimangono i migliori panini della mia vita. © Eduards Amaris Barrios / Genial
- Quando ero piccola, avevo sempre mal di stomaco e il raffreddore. Una volta facemmo una gara di costumi a scuola e io vinsi perché ero una strega cattiva e regalavo scatole di fazzoletti. Mia madre era molto entusiasta, perché realizzò il mio costume con molto sforzo, mentre io ero molto imbarazzata. © Merrie Islas / Facebook
- I miei genitori erano dei gran lavoratori ma, nonostante ciò, c’è stato un tempo in cui ero alle elementari ed eravamo piuttosto a corto di soldi, dato che li investirono quasi tutti per comprare una casa. Avevo circa 8 anni e fui scelta come candidata per organizzare feste scolastiche. Anche se era il mio sogno, non diedi nessuna spiegazione, e dissi loro che avrebbero dovuto scegliere un’altra ragazza. Avevo sentito in bagno chi era la persona che voleva candidarsi e, anche se non mi piaceva, sapevo che avesse i mezzi finanziari per farlo. Ma mi sentivo comunque serena e felice, perché non volevo che i miei genitori avessero spese inutili e non volevo dargli altri pensieri poco importanti: non era un sacrificio, ma amore per la mia famiglia. © Yane Rox / Facebook
- Nella mia infanzia non mi sono mai sentita povera. Mia nonna e mia zia facevano in modo che non dovessimo restare senza niente, erano i figli dei vicini che ci dicevano che eravamo poveri, semplicemente perché non avevamo cose di lusso. © Rubiela Montoya / Facebook
- Mia madre mangiava la carne della spina dorsale del pollo e non riuscivo mai a capire perché. Ci portava anche spuntini deliziosi dal lavoro, fingendo non le piacessero. © Lilia Betancourt Guilian / Facebook
Ricordi una storia in cui tua madre o tuo padre hanno fatto il possibile per la loro famiglia? Raccontacela nei commenti.