Ecco che fine fanno gli outfit delle star dopo il red carpet

Quando ammiriamo gli splendidi abiti che le celebrità sfoggiano sul red carpet, non pensiamo mai a quale fine fanno quegli outfit dopo l’evento mondano. È difficile immaginarli a prendere polvere in un angolo dell’armadio di qualche star. E in effetti, di solito, le cose non vanno così.

Da dove arrivano gli abiti da red carpet delle star?

Molto raramente le star indossano abiti acquistati di persona sul red carpet. Di norma, i loro stilisti inviano richieste a diversi famosi marchi di moda e scelgono un abito tra quelli proposti. Alcune star hanno anche contratti con le case di moda. Kristen Stewart, ad esempio, è ambasciatrice di Chanel, quindi indossa spesso gli abiti di questo brand. La regola prevede che gli stilisti prestino i loro abiti per non più di 48 ore. Dopo di che, l’abito va restituito. A volte, però, un’attrice può riceverne uno in regalo.

Ci sono però celebrità che non seguono questa prassi e acquistano i loro abiti da red carpet. È questo il caso di Bryce Dallas Howard. Secondo l’attrice, i campioni sono solitamente disponibili solo in taglie piccole, quindi non è facile per lei trovare un abito che si adatti perfettamente alla sua figura.

Volendo, puoi acquistare un abito indossato da una celebrità.

Ci sono case di moda iconiche, come Dior, Louis Vuitton e Chanel, che conservano i loro abiti da red carpet in “archivi” speciali. Altri stilisti invece mettono in vendita i modelli che prestano alle star, di solito qualche anno dopo l’evento. In tal caso, trattandosi tecnicamente di un abito di seconda mano, è possibile comprarlo a prezzo scontato. In questo modo gli appassionati di moda possono ottenere un abito firmato, indossato da una star, ad un costo — relativamente — accessibile.

Se però un abito da red carpet fa sensazione, allora la casa di moda può produrlo in serie e metterlo in commercio. Per esempio, un abito simile al favoloso modello firmato Maria Lucia Hohan e sfoggiato da Kate Hudson all’afterparty degli Oscar di Vanity Fair, può essere acquistato online.

A volte gli stilisti “riciclano” gli outfit da una star all’altra.

I brand di moda possono prestare lo stesso abito da red carpet più di una volta. Sperando che la star di turno non se ne accorga. Nel 2006, ad esempio, lo staff di Reese Witherspoon è rimasto scioccato nello scoprire che l’abito Chanel indossato dall’attrice ai Golden Globes era in realtà lo stesso indossato da Kirsten Dunst tre anni prima.

L’agente di Witherspoon era così arrabbiata con Chanel che ha dichiarato che non avrebbe mai più accettato nulla da quel brand per Reese e per gli altri suoi famosi clienti.

Alcuni capi finiscono nelle aste di beneficenza.

A volte, un outfit da red carpet riesce a rendere il mondo un po’ migliore. Gli abiti possono essere messi all’asta e il ricavato devoluto in beneficenza. Nel 2020, ad esempio, la stilista Elizabeth Stewart ha organizzato un’asta per la vendita di alcune delle sue creazioni da red carpet più belle.

L’abito giallo di Cate Blanchett, indossato ai Golden Globes del 2020, e l’abito rosa di Jennifer Lopez, sfoggiato agli American Music Awards del 2018, erano tra i capi più iconici venduti in quell’asta. Il ricavato è stato donato a un’organizzazione no-profit che fornisce attrezzature agli operatori sanitari.

C’è un museo degli abiti indossati dalle celebrità ai Grammy.

Negli Stati Uniti esiste il Grammy Museum, dedicato alla storia e ai vincitori di questi famosi premi dell’industria musicale. Vi si possono trovare anche i leggendari abiti indossati da cantanti famose.

Oggi il Grammy Museum ospita una mostra dedicata agli abiti da red carpet sfoggiati durante le cerimonie del 2021 e 2022, da star come Olivia Rodrigo, Billie Eilish, Gloria Estefan e molte altre.

Alcune celebrità hanno rimesso a nuovo i loro vecchi abiti.

Il concetto di sostenibilità è diventato molto popolare di recente, ed è per questo che alcuni stilisti riadattano i loro vecchi costumi su misura per le star. L’abito di seta che Saoirse Ronan ha indossato in occasione dei BAFTA 2020, è stato riadattato in uno splendido outfit che l’attrice ha sfoggiato su un altro red carpet una settimana dopo.

Un abito può finire nella vita quotidiana di una star.

Dakota Fanning ha amato così tanto il mini abito rosa indossato alla prima di Coraline (in cui doppiava la protagonista) che ha deciso di indossarlo anche per il ballo del liceo. E i suoi fan hanno ammirato la sua scelta.

Anche a Jennifer Lawrence non dispiace riutilizzare i suoi abiti da red carpet. L’attrice ha indossato l’abito rosa con cui aveva partecipato a un evento nel 2017 anche al matrimonio di Amy Schumer. Tuttavia, in seguito, la Lawrence si è lamentata del fatto che i bottoni del corpetto continuavano a slacciarsi. Questo era probabilmente un segno che la star si era divertita un bel po’ sulla pista da ballo.

Alcune star hanno indossato più volte lo stesso abito.

Nel 2014, Winona Ryder è apparsa sul red carpet con l’abito da lei già indossato nel 2005. L’attrice ha dichiarato: “So che il mondo della moda avrà da ridire, ma perché indossare qualcosa una volta sola se mi sta ancora bene e mi piace?”. E noi siamo assolutamente d’accordo con Winona.

Ma se l’attrice ha dovuto giustificare la sua scelta, la principessa Kate non è certo tenuta a dare spiegazioni. Un tabloid ha calcolato ben 82 occasioni in cui Kate è apparsa indossando gli stessi abiti. Ad esempio, ha scelto un abito di Alexander McQueen color crema per ben 4 volte, incluso il battesimo di sua figlia Charlotte nel 2015.

Le celebrità condividono i loro outfit con i familiari.

Alcune celebrità condividono i loro abiti con altri membri della loro famiglia. Kris Jenner, ad esempio, è stata vista con lo stesso vestito che la figlia Kim Kardashian aveva indossato un anno prima. E non è stata l’unica volta che le signore Kardashian hanno condiviso i propri abiti. Forse hanno un guardaroba comune.

Anche Angelina Jolie dona i suoi abiti alle figlie. Nel 2021, sua figlia Zahara è apparsa sul red carpet con l’abito che Jolie aveva indossato nel 2014. L’attrice ha dichiarato che Zahara ha voluto promuovere la sostenibilità in questo modo, dicendo: “è importante guardare a ciò che abbiamo già e farne qualcosa di buono”.