20 storie di ordinaria maleducazione condivise da chi le ha vissute in prima persona
Certa gente proprio non ha il senso della buona educazione. Non si vergognano minimamente di passarti davanti quando si è in fila, di costringerti ad aiutarli a fare qualcosa o di approfittare persino dei loro parenti. Un’insolenza che arriva davvero a scandalizzare chi la subisce.
Qui a Il Lato Positivo siamo sempre pronti a condividere le storie di chi si trova dalla parte giusta della vita quotidiana. E la quantità di storie che abbiamo raccolto, su gesti di ordinaria maleducazione, fa capire quanta gente ci sia là fuori senza il minimo ritegno verso gli altri.
Ho fatto l’errore di assumere una mia parente nell’azienda dove lavoro. Poco tempo dopo, l’azienda ha deciso di concedere un bonus del 40% a tutti gli impiegati. Due mesi dopo, la mia parente viene da me pretendendo un aumento di stipendio ogni mese, perché aveva già speso tutto il bonus. © Nikolay Kuznetsov / Facebook
Un’amica mi ha invitata a passare il Natale con lei e la sua famiglia. Ho pensato di portare frutta, dolci, champagne e magari di aiutarla a cucinare. Il giorno dopo, lei mi chiama e mi affibbia una lista di cose da comprare, oltre a quelle che avevo già preso. Dopo aver sentito la sua lista, le ho detto che era roba sufficiente per 2 settimane, non c’entrava niente col Natale e ho rifiutato l’invito. Qualche tempo dopo ho saputo che aveva raggirato un’altra nostra amica e si era fatta portare un’enorme quantità di cibo che nemmeno aveva servito in tavola a Natale! © Marina Romanova / Facebook
Il vicino del piano di sopra ci aveva chiesto di prestargli il tavolino della cucina. L’abbiamo accontentato senza fare domande. Magari aveva ospiti. Quando ce l’ha restituito era tutto sporco di vernice e ci ha detto come niente fosse, “Stavo imbiancando il soffitto e mi serviva qualcosa su cui salire. Il mio tavolo è nuovo, il vostro è vecchio.”. Siamo rimasti senza parole. © Gennadiy Ruksha / Facebook
Un paio di anni fa, una mia amica aveva raccolto dei frutti di bosco e le ho fatto il favore di conservarli nel mio freezer. L’anno dopo, torna da me con due cesti pieni di more e mi dice di conservarli di nuovo nel mio freezer, solo che stavolta non avevo spazio libero. Lei mi guarda perplessa e mi fa: “E che ci fa la tua roba nel tuo freezer? Adesso la mia dove la metto?!”. © Marina Makeeva / Facebook
Siamo stati invitati a cena per Capodanno a casa di nostri amici. Quando ho chiesto loro che cosa potevamo portare, l’hanno sparata grossa: arrosto e dolci. Io comunque ho detto di sì e ho preparato un sacco di dolcetti più l’arrosto. Quando siamo andati a cena da loro, ci hanno servito giusto qualche salsiccia con un magro contorno. L’arrosto se lo sono tenuti loro. © Lyubov Zeveleva / Facebook
Mentre ero in vacanza, ho aiutato un’altra famiglia che aveva il bambino malato, siccome sono un medico. Ho persino fatto da babysitter. Una settimana dopo, mi sono rotta un dito del piede e ho chiesto loro di darmi un passaggio in ospedale. La loro risposta? “Ci sono gli autobus, siamo qui per stare in vacanza non per portare gente in ospedale.”. © Julia Ustimova / Facebook
Una mia conoscente una volta mi ha chiesto aiuto, perché era in grave difficoltà economiche e non poteva fare la spesa. Allora le ho detto che le avrei portato io qualcosa; lei mi ha detto cosa le serviva, io l’ho comprato e gliel’ho fatto portare a casa. Poi però mi sono accorta di aver dimenticato di comprarle il burro, quindi ho deciso di darle quello che avevo io in frigo. Quando gliel’ho portato, lei mi fa, “Che fai, mi porti gli avanzi? Guarda che ho una mia dignità, che ti credi!”. © Veronika Wombell / Facebook
La nostra vicina ci ha invitati da lei a pranzo, avremmo mangiato i ravioli. Arrivati a casa sua però, ci dice che avremmo dovuto aiutarla a prepararli. Sia l’impasto che il ripieno di carne. Dopo tanta fatica, almeno abbiamo cenato bene. Ma doveva chiedere aiuto a noi, gli ospiti, e non ai suoi 3 figli già grandi? © Tatyana Kim / Facebook
Faceva caldo e ho comprato un gelato, mi è costato $3. Poi incontro una coppia, giovane, sui 30 anni, con un bambino piccolo ancora nel passeggino. Beh, non hanno avuto la faccia tosta di chiedermi, “potresti darci $9 per comprare un gelato al bambino?” Senza parole. © Jelena / AdMe
Una volta, una mia amica mi ha invitato per Natale a casa sua, dicendomi che ci sarebbero state anche due coppie di suoi amici che io non conoscevo. Poi però mi dice “a casa mia non c’è abbastanza spazio, facciamo la cena nella casa di campagna dei tuoi.”. Io però ho detto che anzitutto avrei dovuto conoscere gli altri ospiti. Allora, ci diamo appuntamento in un locale, ma invece di due coppie, lei si presenta con almeno 30 persone, dicendo a tutti: “ragazzi, sarà una festa memorabile”! Nemmeno si è degnata di presentarmi tutte quelle persone! Poi ho scoperto che aveva organizzato tutto online, spacciando la casa di campagna dei miei genitori come sua. Com’è ovvio, il suo piano è fallito miseramente. © Ekaterina / AdMe
Io e mio marito abbiamo comprato un appartamento al secondo piano, lo abbiamo ristrutturato e reso proprio come lo volevamo noi. Pochissimo tempo dopo, una vicina che abitava al quinto piano viene da noi a proporci di scambiare gli appartamenti, perché suo padre era anziano e non riusciva a salire le scale. Ma c’era l’ascensore nel palazzo! Siamo rimasti sconvolti. © Ludmila Shilenko / Facebook
I miei vicini pensano che debba occuparmi io della pulizia delle scale di tutto il palazzo, perché io vivo in un trilocale e loro in un bilocale. © Larisa Bashkina / Facebook
La mia vicina invece crede che debba pulire io tutte le scale del palazzo e anche l’androne, perché ho un cane e sostiene che le sue zampe sporchino tutto. Io allora ho risposto che l’avrei fatto, a patto che tutti gli altri condomini camminassero negli ambienti comuni togliendosi le scarpe. © Elena Gurza / Facebook
Io e mio marito comprammo casa negli anni ’90. Eravamo giovani ma avevamo un buon lavoro tutti e due quindi potemmo permetterci un buon appartamento. L’abbiamo anche ristrutturato, ma i termosifoni funzionavano male. In inverno, una perdita d’acqua ha rovinato l’appartamento del vicino al piano di sotto. Ci costò $600 di danni, non una piccola cifra, all’epoca.
Peccato che dopo un paio di settimane, quello stesso vicino ci invita a casa sua per farci vedere le macchie lasciate dalla perdita e ci dice, “Vedete come vivo io? Casa vostra invece è tutta nuova e bella. Voglio che mi diate altri soldi.” Naturalmente, l’abbiamo mandato al diavolo. Da allora non ci siamo più rivolti la parola. © Zhanna Lisovskaya / Facebook
Tempo fa mi ero appassionata alla fotografia, avevo fatto dei corsi e comprato una fotocamera nuova di zecca. Un giorno vado al matrimonio di una mia amica e scatto alcune foto per conto mio. Lei aveva assunto un fotografo professionista, ma le mie foto erano proprio venute bene.
Sei mesi dopo, un’altra amica si sposa e mi invita al matrimonio, chiedendomi di portare la mia macchina fotografica, e io accetto.
Solo che a pochi giorni dal matrimonio, mi trovo costretta ad annullare la mia partecipazione a causa di un viaggio imprevisto. Mi sono scusata con la mia amica, mandandole un messaggio dove le spiegavo tutto.
Lei ha reagito telefonandomi e urlandomene di tutti i colori, dicendo che non eravamo più amiche e che mi aveva invitato solo per scattare le foto e che ora non avrebbe avuto il tempo di trovare un rimpiazzo. © Viktoria Sedakova / AdMe
Circa 10 anni fa, mio fratello e sua moglie mi hanno invitato a stare da loro, per un mesetto. Vivevano a 300 km di distanza da casa mia, e il motivo dell’invito era presto detto: fare da babysitter al figlio, mentre loro lavoravano. Hanno insistito molto e alla fine ho accettato, sacrificando un periodo che mi ero riservato per le mie vacanze.
Durante quel mese non ho fatto solo da babysitter, ma pulivo anche casa loro, facevo la spesa, facevo da mangiare e lavavo i piatti (e la moglie di mio fratello sembrava particolarmente contenta di non doverlo fare lei). In breve, ero il loro sguattero.
Quando fu il momento di tornare a casa, mia cognata mi presentò un conto, soldi che secondo lei le dovevo. Soprattutto bollette e scontrini della spesa. Per intenderci, la spesa la facevo di solito pagando di tasca mia, anche se era per casa loro.
Tra l’altro si erano offerti di rimborsarmi le spese, cosa che ovviamente non hanno mai fatto. Ad ogni modo, mi sentii terribilmente a disagio quel giorno.
Il bello è che un anno dopo mi invitarono di nuovo. Stavolta però, naturalmente, rifiutai. Poi però ho scoperto che mio fratello era totalmente all’oscuro di come sua moglie si era comportata con me, ed era rimasto sconvolto quando lo è venuto a sapere.
E nonostante tutto, dopo un po’, mia cognata mi chiama e dice “Sai, mia figlia tra poco fa il compleanno e vorrei che tu le regalassi un cagnolino”. Parlava della figlia avuta dal suo ex marito, non da mio fratello. Una ragazzina che conoscevo a malapena. Il cagnolino mi sarebbe costato praticamente un mese di stipendio, quindi ho detto “no grazie”. © Max Asmolov / Facebook
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