11 consigli che ti aiuteranno a fare sempre acquisti sicuri
Non sempre è facile fare la scelta giusta nei negozi o nei supermercati, data l’ampia quantità di prodotti a disposizione. Si finisce spesso col perdere un sacco di tempo. Peggio ancora, alla fine si sceglie un prodotto di qualità molto scarsa, senza nemmeno saperlo. Eccoti allora alcuni consigli essenziali per fare sempre la scelta giusta nel minore tempo possibile.
Come scegliere il caffè
Se vuoi sempre assicurarti di scegliere il caffè di qualità migliore, ecco come orientarti:
- Esistono due tipologie principali di caffè, Robusta (più forte e più amaro) e Arabica (meno forte e più bilanciato).
- Il caffè singola origine è un’ottima scelta per il tuo espresso, mentre la miscela è più indicata se al caffè preferisci aggiungere il latte.
- Il caffè ha un sapore migliore se la data di tostatura non ha superato le due settimane.
- Il caffè macinato contiene più caffeina rispetto a quello istantaneo. Ma anche il caffè macinato esiste in diverse varianti: quello più fine è usato di solito per il nostro espresso o per il caffè turco. Per la moka o il caffè americano solubile, i chicchi vengono macinati in una polvere un po’ più densa. I grani quasi interi vengono usati, invece, per il metodo di preparazione pour-over o per il caffè freddo, il cosiddetto cold brew.
Come scegliere una padella
Solitamente, scegliamo la padella basandoci sulle dimensioni e sul particolare uso che vogliamo farne per cucinare. Molto raramente facciamo caso anche al materiale di cui è fatta. Invece dovremmo, perché il materiale è fondamentale per una buona qualità del prodotto. Ecco alcune cose fondamentali da sapere:
- Acciaio inossidabile — Queste sono le padelle che usano gli chef. Durano molto a lungo e garantiscono la perfetta cottura del cibo. Bisogna naturalmente aggiungere l’olio prima di cuocere.
- Ghisa — Sono le padelle più indicate per la cottura in forno, perché distribuiscono e trattengono il calore in modo uniforme. Se usata correttamente, il cibo in una padella di ghisa non brucerà. Sono molto versatili e durano a lungo, l’unico inconveniente è il peso non trascurabile.
- Alluminio — L’opzione più economica. Le padelle in alluminio non bruciano, sono leggere e facili da lavare e si riscaldano rapidamente, ma non le si può usare sulle piastre elettriche.
- Rivestimento in ceramica — La scelta “ecologica”. Facili da lavare, sopportano alte temperature e le si può usare per cuocere senza olio. Quando è nuova in particolare, una padella di questo tipo è totalmente anti-aderente. Il calore, però, si distribuisce in modo meno uniforme e il rivestimento si consuma in fretta. Inoltre, anche questa padella non va bene con le piastre elettriche.
Come scegliere il reggiseno
Per scegliere il reggiseno ideale, devi fare attenzione a questi tre dettagli:
- La fascia — È molto importante che la fascia segua la forma del torace, così da sostenere al meglio il seno. Per capire se la fascia sarà comoda, una volta indossato il reggiseno, infila due dita sotto la fascia e tira. Deve formarsi uno spazio di almeno un paio di centimetri. Una volta chiuso il gancetto poi, il reggiseno deve essere subito comodo.
- Le spalline devono posarsi sulle spalle senza tirare e senza cadere.
- Le coppe devono essere della misura giusta, non troppo grandi né troppo piccole. Se cominciano a deformarsi con l’uso significa che sono troppo grandi.
Come scegliere la carne
Ecco alcuni consigli per assicurarsi che la carne sia fresca:
- L’odore dev’essere sano e naturale. Ad esempio, la carne di maiale quando va a male ha un odore simile all’ammoniaca.
- Il colore dev’essere rosso acceso per la carne bovina o di agnello, oppure rosso vivo (indica una giusta esposizione all’ossigeno). La carne suina, invece, deve tendere al rosa uniformemente, sebbene le tonalità dipendano dal taglio. Quando diventa grigia o marrone, significa che sta andando a male.
- Il colore del grasso dev’essere bianco, cosa che indica che l’animale era nutrito con cereali, oppure giallastro, che indica una dieta a base di erba. Diverso il discorso per la carne suina: se il grasso non è più bianco, significa che la carne non è fresca.
- Elasticità: premendo col dito sulla carne, se è fresca sarà soffice e riprenderà subito la forma originaria, altrimenti la carne è già avariata.
Come scegliere lo spazzolino
- La testina ideale è larga 1,2 cm e lunga 2,5 cm, in modo da pulire bene anche i molari.
- Le setole possono essere morbide, medie o dure. Sceglile morbide se hai i denti sensibili, oppure per i tuoi bambini. Se hai la placca, scegli le setole dure, però ricorda che l’uso prolungato può danneggiare i denti. Le setole medie sono la scelta ideale per molte persone.
- Le setole sintetiche sono più indicate perché impediscono la proliferazione batterica, cose che le setole in materiale naturale non fanno. Inoltre, le setole sintetiche si lavano e asciugano più facilmente. Lo spazzolino in setole naturali va cambiato ogni 6 settimane, uno in setole sintetiche ogni 3-4 mesi.
- Le setole multi-livello puliscono meglio la superficie dei denti, ma spesso sono rese meno efficaci dagli inserti in silicone.
Come scegliere la salsa di soia
- Ci sono diverse tipologie di salsa di soia, che differiscono per composizione e utilizzo:
- La salsa leggera, usata nella cucina cinese, è composta da semi di soia, grano, sale e acqua e si usa come condimento.
- La salsa più scura, sempre di origine cinese, aggiunge agli ingredienti base (cioè grano, sale, acqua e semi di soia) amido o gamberetti. Molto più densa, viene usata per cucinare. Quando è riscaldata esalta l’aroma e il sapore del cibo.
- La salsa Tamari è utilizzata nella cucina giapponese ed è indicata per chi fa a meno del glutine, essendo priva del grano tra i suoi ingredienti. Meno salata delle salse cinesi, è utilizzata per intingere il sushi o altre prelibatezze della cucina nipponica.
Come scegliere un avocado
- Il colore di un avocado non è un buon riferimento per capire la qualità del frutto, perché varia a seconda della tipologia. Meglio basarsi sulla consistenza. Un avocado troppo soffice è troppo maturo, troppo duro è ancora acerbo. La perfetta via di mezzo è la scelta giusta.
- Se non vuoi consumare l’avocado subito dopo averlo comprato, sceglilo ancora leggermente acerbo. Nel giro di massimo 4 giorni sarà maturo e ideale da mangiare.
- Attenzione al gambo: se si stacca troppo facilmente e noti una chiazza verde al di sotto, significa che il frutto è perfettamente maturo. Macchie marroni indicano invece che l’avocado è troppo maturo, specie se comincia a scurirsi anche la polpa. Se invece il gambo non si stacca affatto, il frutto è ancora acerbo.
Come scegliere l’olio d’oliva
L’olio migliore in assoluto è quello extra-vergine, perché mantiene l’aroma e il gusto naturali. Ecco come orientarsi nella scelta:
- L’olio extra-vergine estratto a freddo, ovvero quello nella cui produzione non è stato usato il calore. Il calore, infatti, viene usato per estrarre più olio dalle olive, ma al tempo stesso distrugge molto l’aroma più delicato per cui l’extra-vergine è famoso e rinomato nel mondo. Per essere considerato “estratto a freddo”, l’oliva non deve essere stata sottoposta a temperature più alte di 27°C.
- L’olio non diventa più buono con gli anni, anzi. Di solito tra il periodo di estrazione e la data di scadenza passa esattamente un anno. Meglio non utilizzare l’olio di una bottiglia rimasta aperta da più di un mese.
- Sarebbe ideale poter assaggiare l’olio prima di comprarlo: un extra-vergine di buona qualità mantiene un sapore pungente con retrogusto floreale, fruttato, burroso o erboso. Ma l’unico modo per accertarsene è, appunto, assaggiarlo. Gli intenditori sanno bene che un extra-vergine eccellente lascia il cosiddetto effetto amaro sulla lingua e sul palato.
- Il colore non aiuta granché nella valutazione della qualità di un olio extra-vergine di oliva, perché può variare dal verde scuro al dorato.
- L’origine del prodotto dev’essere di denominazione controllata, rigorosamente. Il che non significa scoprire semplicemente dove l’olio sia stato imbottigliato, ma anche la provenienza delle olive e il luogo di lavorazione.
Come scegliere il cuscino
La scelta del cuscino dipende in gran parte dalla tua posizione preferita per dormire. Un cuscino deve essere anzitutto comodo per tutto il corpo. Il cuscino giusto deve tenere la testa, il collo e la colonna vertebrale in una postura naturale. Ecco come puoi capirlo: le orecchie devono essere parallele alle spalle e il mento in linea con lo sterno. A seconda di come dormi, ecco le scelte giuste:
- Se dormi a pancia in giù: questa posizione non è consigliabile, ma in ogni caso ti servirà un cuscino morbido, alto massimo 5 cm, con imbottitura in piume o materiale sintetico comprimibile.
- Se dormi sul fianco: avrai bisogno di un cuscino alto, per alleviare la pressione sulla spalla (ovvero la spalla appoggiata al materasso). Dovrà essere un cuscino mediamente duro, ma dalla forma ergonomica. Puoi anche provare a mettere un altro cuscino tra le ginocchia, per allineare al meglio la postura del corpo mentre dormi.
- Se dormi sulla schiena: usa un cuscino di media altezza e media morbidezza, che supporterà la testa al meglio in relazione alla postura della colonna vertebrale.
Come scegliere le banane
- Se le banane sono gialle con una leggera tonalità verde alle estremità, comprale senza indugio. Significa che il frutto è ormai quasi maturo e sarà ideale da mangiare dopo uno o due giorni.
- Banane gialle con qualche chiazza scura sulla buccia sono pronte per essere mangiate subito. Quelle chiazze dipendono dallo zucchero nella polpa e sono segno che il frutto è già maturo.
- Se la buccia si apre facilmente, il frutto è già maturo.
- Se la banana è difficile da aprire e la buccia è ancora più sul verde che sul giallo, significa che il frutto è acerbo. Se mangiato, potrebbe essere difficile da digerire.
- Scegli banane di colore giallo vivo, soffici e prive di imperfezioni sulla buccia.
- Se il colore è sbiadito, tendente quasi al grigio, significa che il frutto è stato scongelato. Cosa che diminuirà il gusto, quindi evita l’acquisto.
Come scegliere il pesce
- Il pesce congelato ha un odore neutrale, non ha il tipico odore di pesce fresco né quello simile all’ammoniaca del pesce andato a male.
- Gli occhi del pesce non devono avere sopra una patina opaca, devono essere brillanti.
- Il corpo del pesce deve essere solido, se pressato deve riprendere la sua forma subito. Se il corpo è troppo soffice, il pesce è avariato.
- Se le pinne sono bagnate e le branchie rosse, il pesce è fresco. Se invece le pinne appaiono secche o sono ricoperte da una patina vischiosa e maleodorante, il pesce è andato a male.
- I filetti di pesce non devono essere scuri o secchi lungo i bordi.
- Il pesce surgelato di buona qualità si riconosce subito dall’odore, che non deve essere “spiacevole”.
- La pelle di un pesce fresco deve essere quasi intatta, con le scaglie perfettamente al loro posto. Al tatto deve essere quasi bagnato, tanto che può scivolarti dalla mano. Se il pesce comincia a perdere le scaglie o ha la pelle troppo secca significa che è già vecchio o avariato.
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